Se state cercando una capitale europea da esplorare in un weekend, o anche meno, con un budget limitato, Bratislava è il posto giusto. Bastano solo 24 ore per visitarla, provare per credere!
È facile raggiungerla da Vienna, Praga e anche da Budapest, sia in pullman che in treno, per questo rappresenta la meta perfetta come gita fuori porta da fare in un giorno, se vi trovate in una di queste città. Ecco dunque cosa vedere:
Il castello
Il castello di Bratislava costituisce il principale polo d’attrazione della capitale. È stato quasi del tutto restaurato e svetta maestosamente sulla città, dominando la collina. Ha una struttura a base rettangolare, con cortile interno e quattro torri angolari. Il colore bianco non è originale, come si può notare nelle foto storiche, bensì frutto della moderna ristrutturazione e ne fa una fortezza elegante e subito riconoscibile. I suoi giardini offrono una bella visuale sul tessuto urbano sottostante, sul Danubio e i suoi ponti.
L’interno è spoglio ma generalmente vi vengono allestite delle mostre, che permettono di scoprire la storia e la cultura della Slovacchia (ai più sconosciuta), spaziando dall’architettura ai costumi, dalla religione ai trasporti. L’accesso è compreso nel prezzo del biglietto.
Si percepisce la voglia di mettersi al passo con le altre capitali europee, di compiere il grande salto e diventare una meta d’attrazione turistica svincolata dalla vicina Vienna. Il flusso di turisti, di fatto, proviene per lo più dalla vicina capitale austriaca, troppo vicina (appena un’ora di viaggio) e troppo importante da rendere impossibile qualsiasi tipo di confronto, almeno per ora.
Visitabili sono anche i sotterranei della fortezza dove è possibile vedere le antiche fondamenta romane e alcuni resti celtici, monete e vasellame. Per gli studenti il costo del biglietto è di 4€.
La città vecchia
Ai piedi del castello si estende la Old Town, fatta di stradine e piccoli negozi di souvenir, qualche bar e tante case colorate. Al suo ingresso sorge la Cattedrale di San Martino, di epoca medievale, luogo in cui in passato erano incoronati i sovrani d’Ungheria e che merita di certo una visita. Addentrandosi nella città si raggiunge la Piazza Principale, sulla quale si affaccia il municipio, e l’antico edificio del Teatro Nazionale Slovacco.
L’atmosfera è serena e rilassata, lontana dal traffico e dalla frenesia odierne, quasi surreale. Soprattutto passando sotto la porta di San Michele si percepisce la magia di questa romantica zona della capitale, nella quale le lancette della storia sembrano essersi fermate. La torre separa la città vecchia, davvero ben tenuta, da quella più dinamica e moderna. Al centro turistico all’ingresso della old town c’è la possibilità di prenotare dei tour a piedi oppure a bordo di un trenino.
I colori pastello delle abitazioni, la musica degli artisti di strada, le botteghe e i profumi della cucina tradizionale la rendono una tappa imperdibile alla volta della Bratislava più autentica.
Le statue
Una vera passione qui a Bratislava! Non è raro infatti veder sbucare dal suolo o dietro un angolo delle statue bizzarre, in posa e a grandezza naturale, pronte per essere catturate dalle macchine fotografiche dei turisti. La più famosa e “instagrammata” è quella di Cumil, il guardone, che sbuca da un tombino della rete fognaria, ma ce ne sono altre molto curiose, come quella del soldato napoleonico appoggiato ad un panchina nella piazza principale o quelle a tema circo nella zone del centro commerciale Eurovea.
Fate quindi attenzione a dove mettete i piedi e che abbia inizio la caccia alle statue!
La chiesa Blu
Si tratta di una piccola chiesa color turchese, la quale rischia, proprio per questa sua caratteristica, di camuffarsi tra gli edifici circostanti. Lo stile è quello tipico d’inizio Novecento dell’Art Nouveau, con decorazioni floreali ed elementi color oro, che fa della chiesa una meringa vivace e stravagante, sormontata da un bel campanile cilindrico. È intitolata a Santa Elisabetta d’Ungheria, molto amata in città, ritratta anche nel medaglione a mosaico sulla facciata. I colori vanno dal bianco degli stucchi all’azzurro al blu, rompendo col grigiore tipico dell’architettura socialista.
Non è legata a particolari vicende storiche vista la sua giovane età, è la sua originalità a renderla degna di una visita. L’ingresso è gratuito ma, essendo aperta solo poche ore al giorno, il rischio è quello di trovarla chiusa. Assicuratevi dunque di consultare gli orari d’apertura online.