Il mondo, si sa, è fatto anche (se non soprattutto) di opposti. Al mare risponde la montagna, al bianco contrapponiamo il nero, al bello replica il brutto, alla luce il buio e così via. Ecco dunque che anche nella scienza (e nella ricerca) abbiamo un rapporto molto simile, tanto che al ben noto e ambito Premio Nobel replica il Premio … Ignobel. Non tragga in inganno il nome: questo riconoscimento, seppur sicuramente meno famoso rispetto al suo “fratellone”, può far ridere solamente in apparenza, ma viene consegnato a tutte ricerche che (citiamo testualmente) “prima fanno ridere, poi fanno riflettere”. Il Premio Ig è internazionale, studi e ricerche di tutto il mondo hanno concorso per l’assegnazione di questo riconoscimento e, possiamo dirlo con un po’ di vanto, anche l’Italia si è portata a casa una “statuetta”.
Tutte le ricerche premiate, come detto, potrebbero sembrare bizzarre, strane, quasi farlocche in un primo momento, ma poggiano i loro esiti su studi, sperimentazioni, prove e verifiche scientifiche che le rendono assolutamente attendibili, tanto da essere pubblicate su riviste specializzate. La location in cui si è svolta la cerimonia nella nottata di ieri poi è di quelle importanti, il Sanders Theater dell’Università di Harvard.
Andiamo dunque a analizzare qui di seguito quali siano state queste ricerche, divise per categoria, che hanno ricevuto l’Ignobel:
Medicina, a vincere sono gli statunitensi Marc Mitchell e David Wartinger che hanno utilizzato le montagne russe per dimostrare di poter curare i calcoli renali. L’idea dei ricercatori è quella di ‘smuovere’ i calcoli dalla loro sede per farli scivolare fino a fuori dal nostro corpo.
Biologia, a vincere sono Svezia, Colombia, Germania, Francia e Svizzera. I ricercatori si sono impegnati a dimostrare che gli esperti di vino riescono ad identificare la presenza di una mosca in un bicchiere di vino grazie al loro olfatto.
Chimica, qui vince il Portogallo con una ricerca che dimostra come la saliva sia il miglior prodotto per pulire le superfici sporche.
Letteratura, vincono Australia, El Salvador e Regno Unito per aver documentato come la maggior parte delle persone che, utilizzando prodotti considerati complicati, non utilizzi il manuale di istruzioni.
Eccoci giunti finalmente al premio vinto dall’Italia, ottenuto nella categoria ‘Antropologia‘, insieme a Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito e Indonesia. Questa volta gli scienziati hanno raccolto, in uno zoo, dati utili a dimostrare che non siano solo gli scimpanzé a imitare noi esseri umani, ma anche noi a imitiare loro.