Nel paese del Bel Canto l’estate è tutta dedicata ai capolavori dell’Opera, attraverso un itinerario musicale che, tra arene e teatri, percorre l’Italia da nord a sud
Niente Fedez o Giusy Ferreri, ritmi latini e hit da spiaggia, il vero tormentone dei mesi caldi è la musica classica, dal balletto all’opera lirica. Gli eventi in programma nei maggiori festival della penisola sono tanti e rispondono alle esigenze del pubblico di appassionati del genere che, contrariamente all’opinione più diffusa, è ben nutrito.
Raggiunge quest’anno la 66esima edizione il Ravello Festival, una manifestazione legata principalmente al nome del grande compositore Richard Wagner. Questi giunse nel 1880 a Villa Rufolo, a Ravello per l’appunto, e ne rimase colpito a tal punto da trarre ispirazione per il suo Parsifal dall’incantevole Giardino di Klingsor. Da questa storia nacque l’idea di realizzare una serie di concerti in suo onore dando nuova vita a quel luogo tanto caro all’artista tedesco.
Negli anni il programma della rassegna si è ampliato però fino a includere performance di danza contemporanea ed esibizioni solistiche, come quella della pianista russa Varvara Nepomnyashchaya che eseguirà musiche di Rameau, Ravel, Debussy e Mussorgsky. Non mancano le grandi orchestre internazionali, quali la Budapest Festival Orchestra, diretta da Ivan Fischer (18-19 agosto), e l’Orchestra Filarmonica di Radio France.
È un festival che segue la linea del sincretismo artistico, con un cartellone musicale che unisce il tradizionale tributo a Wagner nella serata d’apertura, alle stelle del Bol’soj, ma senza trascurare talenti nostrani come Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura. A km zero l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”, la quale si esibirà nel Concerto all’Alba di sabato 11 agosto, ore 4.45, mentre vero protagonista dei Concerti di Mezzanotte è il pianoforte, con cinque imperdibili appuntamenti.
Dal meraviglioso scenario della costiera amalfitana si risale verso un altro prestigioso palco del panorama musicale italiano, quello dell’Arena di Verona. Un festival quasi centenario quello dell’Arena Opera Festival, a quota novantasei edizioni, che dal 22 giugno al 1° settembre porta in scena alcuni capolavori della letteratura operistica.
In calendario: le verdiane Aida, diretta da tre grandi maestri, Jordi Bernàcer, Daniel Oren, Andrea Battistoni, e l’amato Nabucco, dopo il successo riscosso lo scorso anno. Alla Turandot di Puccini sono dedicate cinque rappresentazioni, arricchite dai costumi del premio Oscar Emi Wada, e altrettante date al Barbiere di Siviglia, con le coreografie di Leda Lojodice.
Spetta tuttavia all’opéra-comique di Bizet, la Carmen, inaugurare il festival veronese; sarà messa in scena per tredici serate, con una produzione del tutto nuova ma non dimentica dell’enorme eredità lasciata da Franco Zeffirelli. L’allestimento è dell’argentino Hugo de Ana, il quale ha deciso di collocare la sua Carmen negli anni ’30 del XX secolo, mentre italiana è la direzione orchestrale, affidata a Francesco Ivan Ciampa.
Completano il quadro due eventi da non perdere: lo spettacolo “Roberto Bolle & Friends”, che per il quinto anno consecutivo porta sul palco di Verona un mix di danza classica e contemporanea, e il Verdi Opera Night (26 agosto). La serata omaggia il genio di Busseto proponendo i principali atti della trilogia Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, eseguiti dalle stelle del firmamento lirico internazionale.
Insomma, lo storico appuntamento estivo nella città di Romeo e Giulietta presenta una stagione operistica di eccezionale livello, affiancando grandi nomi e giovani promesse nella magica atmosfera dell’anfiteatro romano.
Taglia invece il traguardo della maggiore età l’Emilia Romagna Festival, una rassegna variegata e con un cartellone di 36 appuntamenti dislocati tra Ferrara, Bologna, Imola e molte altre città. Numerose le prime assolute come il balletto “I Racconti della Via della Seta” della Chinese Dance Theatre Lanzhou, o lo spettacolo per voce e pianoforte “Maestro sarà lei!” in ricordo di una data emblematica spesso dimenticata nella storia della musica. Esattamente il 7 marzo 1928 un giovane George Gershwin incantò il Maestro Maurice Ravel suonando alla sua festa di compleanno a New York e ad oggi possiamo senza dubbio ricordare quella sera come l’inizio del riconoscimento culturale del jazz.
Vanno menzionate tra le chicche di questa XVIII edizione l’esibizione del violinista serbo Stefan Milenkovic (in foto), al quale verrà assegnato il premio alla carriera ERF, e quella del polistrumentista Egberto Gismonti. L’artista porterà in scena l’anima brasiliana all’interno di un ciclo di concerti che attraversa più in generale l’America Latina e la Spagna.
Una fitta rete di eventi dall’8 luglio all’8 settembre, un vero labirinto fatto di omaggi, progetti speciali, sperimentazioni e virtuosismi, in cui l’unico modo per uscire è “seguire l’EFR, seguire la musica” proprio come recita il motto di quest’anno.
Dall’11 al 23 agosto si svolge invece il Rossini Opera Festival, dedicato interamente al compositore pesarese. La rassegna è mutata molto negli anni, fu infatti istituita dal comune di Pesaro nel 1980 e, ben presto, è divenuta un ente autonomo con lo scopo di promuovere la conoscenza del patrimonio musicale di Gioacchino Rossini. Un ulteriore cambiamento è sopraggiunto poi nel 1994 quando venne trasformata giuridicamente in una fondazione.
Da quasi quarant’anni porta in scena i capolavori rossiniani più famosi, al contempo ridando luce alle opere spesso trascurate come il Ricciardo e Zoraide, la meno rappresentata del suo catalogo, che quest’anno dà il via alla manifestazione presso l’Adriatic Arena, eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. A seguire la farsa in un atto Adina ossia il Califfo di Bagdad, in coproduzione con il Wexford Festival Opera, e il dramma giocoso Viaggio a Reims, entrambe al Teatro Rossini. Attesissima la nuova produzione del Barbiere di Siviglia, con la regia di Pier Luigi Pizzi, in scena per quattro serate.
Il 2018 è un anno importante per la città, ricorrono, infatti, i 150 anni dalla morte del compositore e il ROF costituisce solo una delle tante iniziative che, già da alcuni mesi, sono state preparate per celebrarne la memoria. Un’edizione speciale dunque, in cui non scarseggiano i progetti collaterali all’Auditorium Pedrotti con i Concerti di Belcanto il 19-20 agosto e Carlo Lepore e il nonetto di fiati del teatro comunale di Bologna. Di fatto le celebrazioni dell’anno rossiniano termineranno nel febbraio 2019, con l’inaugurazione del Museo di Rossini e della Musica.
Il lavoro del Festival non si limita perciò ai soli giorni di festeggiamenti estivi, ma viene portato avanti nel corso dell’anno su più livelli: da un lato, viene stimolato lo studio della produzione cameristica sommersa e, dall’altro, favorita la ricerca e lo scambio di idee.
Dalle Marche di Rossini, si passa alla Toscana di Giacomo Puccini con il Festival di Torre del Lago, alla sua 64esima edizione. Si apre il sipario con la Messa di Gloria, per orchestra e coro a quattro voci, che vede la partecipazione di Andrea Bocelli, accompagnata nel cartellone dalla Turandot, per la regia di Alfonso Signorini, dalla Tosca e Madama Butterfly. Un’unica data per il Manon Lescaut, due serate per La Bohème e Il Trittico (cioè Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi), a cento anni dalla sua prima esecuzione pubblica.
Il Festival Puccini, unico al mondo dedicato al Maestro, si svolge nei mesi di luglio e agosto, tra Torre del Lago e Viareggio, in un suggestivo teatro all’aperto sulle sponde del lago di Massaciuccoli, proprio dinanzi alla casa museo del compositore.
Incantevole location è anche il Teatro Greco-Romano di Taormina, da secoli palcoscenico di rappresentazioni drammatiche e musicali passate alla storia. Vi si esibiranno il 20 agosto le DIV4S, un ensemble vocale di quattro soprani, testimonial nel mondo della lirica al femminile, che ha saputo unire la lirica al pop con straordinaria eleganza. Mentre il 16 e 21 agosto la cavea dall’acustica perfetta del Teatro Antico verrà infiammata dalla travolgente storia di amore e morte della Tosca.
Si preannuncia così un’estate nel segno dell’Opera e allora ecco che cala il silenzio, luci, sipario e che lo spettacolo abbia inizio!
www.sestosensooperafestival.it
Beatrice Vecchiarelli