Con lo stesso metodo della pecora Dolly, a 20 anni di distanza dalla pecora Dolly. In Cina sono nate nella parte finale dello scorso anno due scimmie, esemplari di macaco cinomolgo (un piccolo primate), che attualmente godono di buona salute. Si chiamano Zhong Zhong e Hua Hua, rispettivamente di 8 e 6 settimane, e condividono lo stesso identico materiale genetico senza essere gemelli naturali: sono infatti nate in laboratorio, tramite una clonazione guidata da un’équipe di scienziati del Chinese Academy of Science Institute of Neuroscience di Shanghai, coordinata da Qiang Sun, mediante la cosiddetta tecnica del trasferimento nucleare di cellule somatiche. Il procedimento è lo stesso che diede la luce 20 anni fa alla pecora Dolly, il primo mammifero clonato con successo che ha di fatto aperto le porte alle successive sperimentazioni. La clonazione delle due scimmie ha diviso la critica: chi è favorevole a questa operazione e curioso per futuri sviluppi, frutto di un innegabile progresso scientifico; chi invece trova la clonazione immorale e pericolosa soprattutto per l’uomo.
E’ la prima volta che il laboratorio dà alla luce un primate: l’ordine animale di cui facciamo parte anche noi. E’ indubbio che con questo ultimo passo si sia fatto un notevole balzo in avanti per quanto riguarda una futura, probabile, clonazione umana.