Fin dalla sua prima comparsa sulla faccia della terra, l’essere umano ha dovuto fare i conti con l’ineliminabile necessità di comunicare con i propri simili e di comunicare se stesso al meglio, per poter garantire una base comune su cui costruire meglio la sopravvivenza della sua specie. Così, accanto al bisogno primario di procacciarsi del cibo e di difendersi dal freddo e dagli attacchi dei predatori, l’uomo ha sviluppato fin dagli albori la capacità di comunicare, tramite i gesti, i segni grafici, il linguaggio vocale. La storia della Torre di Babele sintetizza però perfettamente la difficoltà dolorosa del non potersi comprendere mai appieno gli uni con gli altri, ma la confusione delle lingue è allo stesso tempo fonte di differenziazione e di nuovi stimoli che portano arricchimento e crescita, purché si trovi un equilibrio, una traduzione che non tradisca le intenzioni e i valori originari. Ancora oggi, soprattutto oggi, in un orizzonte globalizzato che vede ridursi drasticamente le distanze geografiche, la capacità di comprendere e mettere in connessione lingue e culture diverse appare come la sfida più appassionante e cruciale per la società civile.
In questa grande avventura socio-culturale si inserisce il lavoro certosino effettuato dal team dell’ASILS, l’Associazione Scuole di Italiano come lingua seconda che raggruppa la maggior parte delle scuole d’italiano che operano in varie parti d’Italia ed ha lo scopo di garantire la serietà e la competenza professionale delle scuole nell’insegnamento e nei servizi rivolti agli studenti. A raccontarci questa interessante e vivace realtà è Francesca Romana Memoli, Presidente ASILS e direttore di Accademia Italiana, Centro di Lingua e Cultura Italiana di Salerno.
Qual è il motivo che spinge sempre più stranieri a studiare l’italiano, tanto da risultare – per alcuni sorprendentemente – la quarta lingua più studiata al mondo? C’è una vera e propria passione per l’Italia ed i prodotti italiani nel mondo. L’Italia è amata come patria del bello, dell’eleganza, della cucina, della musica, di uno stile di vita raffinato e gioioso. Così gli stranieri vogliono conoscere la nostra lingua per poter viaggiare nel nostro Paese ed apprezzarne la cultura da ogni punto di vista. Interessante è il fenomeno dei discendenti di italiani che studiano la lingua per riscoprire le origini della propria famiglia. Molto rilevante è anche il fenomeno delle aziende straniere che hanno contatti commerciali con il nostro Paese e che investono i loro budget in corsi di lingua italiana per il loro personale. Secondo le statistiche recentemente pubblicate dalla nostra associazione, gli studenti che si rivolgono alle nostre scuole, lo fanno per motivi turistico-culturali (oltre il 33%), per motivi accademici (quasi il 24%) e per motivi professionali (40%). Quasi 1000 studenti l’anno scorso hanno confermato l’esigenza di studiare la lingua italiana per finalità accademiche sostenendo esami di certificazione linguistica come i CILS dell’Università per stranieri di Siena (63%) gli esami Firenze dell’AIL (22%) e gli esami CELI dell’Università per Stranieri di Perugia (14%).
Da Presidente dell’associazione ASILS può dirci qual è la tendenza nello studio della lingua italiana e in che modo gli studenti stranieri si pongono di fronte al primo approccio con la lingua? È sicuramente un trend in crescita. Nel 2016 si è registrato un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Si è registrato un sensibile aumento di studenti olandesi (35%), russi (24%), francesi (18%) e brasiliani (12%). Grazie all’attivazione dei Progetti Marco Polo e Turandot presso alcune scuole ASILS anche il mercato cinese ha assunto grande rilevanza grazie, totalizzando il 3% degli studenti complessivi all’interno delle nostre scuole. Il modo di porsi degli studenti rispetto alla lingua italiana varia molto perché dipende dal loro livello di conoscenza al momento dell’arrivo, dalla loro età e dalla motivazione che li spinge allo studio.
Anche le cifre contano. Quali sono i numeri di ASILS? Fanno parte dell’ASILS 45 scuole con sedi su tutto il territorio italiano. Si rivolgono ai nostri centri oltre 28.000 studenti all’anno (una media di 671 a scuola). Nel corso 2016 sono state erogate complessivamente 393.400 ore di insegnamento (in media 9.600 ore ad istituto) coinvolgendo 520 docenti e 46 direttori didattici. Le scuole ASILS, con oltre 850 collaboratori (il 45% dei quali assunto a tempo indeterminato), si confermano come fonti sane ed attive di occupazione, che ottengono buoni risultati soprattutto grazie alle strategie di marketing singolarmente messe in campo.
Cosa offre di diverso l’associazione ASILS rispetto alle altre scuole? La nostra associazione vigila sulla serietà degli istituti aderenti che devono rispettare le norme del codice deontologico della nostra associazione. Per entrare a far parte dell’ASILS, infatti, le scuole devono superare un’ispezione e gli standard di qualità vengono periodicamente verificati. Ciò che contraddistingue i centri ASILS è prima di tutto l’eccellenza dell’insegnamento, garantita dal fatto che i nostri docenti sono tutti laureati e in possesso di certificazioni e specializzazioni nell’ambito della didattica dell’italiano come lingua straniera, nonché assunti secondo le norme di uno specifico contratto nazionale. Altri elementi che ci distinguono dalle altre scuole sono la cura nell’organizzazione delle attività culturali e ricreative, l’accurata selezione degli alloggi e delle famiglie ospitanti nonché il rispetto della legalità nell’ambito dei visti di studio.
Quali sono i vantaggi che i giovani stranieri possono avere dallo studio della lingua italiana? L’Italia è un paese che ha fortissime relazioni commerciali nel mondo e la conoscenza della nostra lingua può offrire sbocchi professionali presso aziende che in queste relazioni commerciali sono coinvolte.
Quali sono i risultati e i feedback degli alunni stranieri che hanno finito il periodo di studio in una scuola ASILS? Gli studenti che frequentano le nostre scuole raggiungono buoni risultati e lo dimostrano l’ampio superamento degli esami che vengono svolti nei nostri centri. La cura che mettiamo nell’organizzazione di tutte le nostre attività fa sì che i nostri clienti siano soddisfatti e che raramente ci siano reclami. Sicuramente nel nostro lavoro siamo grandi ambasciatori e promotori del nostro Paese.