“È un viaggio all’ interno dell’ immaginario e della memoria di un’icona – afferma Mario Sesti – il cui corpo e la cui rappresentazione irradiano ancora oggi un senso inconfondibile di questa personalità così nota e popolare. La mostra scopre anche uno scorcio forse inedito, su una Magnani privata, domestica, libera tra le pareti e gli angoli della propria casa”.
Fino al 22 ottobre, nella Sala Zanardelli del Vittoriano, sarà possibile visitare “Anna Magnani, la vita e il cinema”, un percorso culturale tra fotografie, materiali audio e video inediti che ripercorre la figura dell’attrice – dai suoi esordi nel teatro e nella rivista fino ai successi di Cinecittà e di Hollywood.
L’esposizione è curata da Mario Sesti, regista, giornalista e critico cinematografico, che, per l’occasione, si avvale della collaborazione della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia e dell’Istituto Luce, che hanno messo a disposizione i loro archivi fotografici.
Ripercorre, da una parte, la filmografia dell’attrice di “Roma città aperta” e “Bellissima” con la ristampa digitale di foto tratte da pellicola o da set, dall’altra, mappa la sua presenza nella vita sociale e culturale dell’ epoca con un vasto materiale di foto di cronaca in parte inedite.
“Questa mostra – continua il curatore Sesti – che disegna la densità di una biografia e del suo riflesso nel Cinema (e viceversa) intende innanzitutto raccontare, anche a chi per età non abbia visto i suoi film, come la Magnani abbia saputo costruire e offrire lo spessore di una soggettività femminile capace di connettere un abisso antico e recente di dolore con il sogno inesauribile di felicità e cambiamento”.
Come già in passato per Lucio Dalla, la mostra e le proiezioni, sottolineano infatti il desiderio, anche di ordine istituzionale, di inserire anche Anna Magnani nel novero dei nuovi Illustri del Paese. La mostra, che include la proiezione di un documentario delle Teche Rai e una serie delle più belle scene dei suoi film, oltre ad un’edizione originale di cinegiornali dell’Istituto Luce appositamente realizzata, è stata accompagnata da una rassegna di tre film: “Bellissima” di Luchino Visconti, “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini e “L’amore” di Roberto Rossellini.
Il Vittoriano, che dedica i suoi spazi alle più significative personalità dell’Italia contemporanea, ha scelto la Magnani come volto simbolico del racconto del vissuto quotidiano, e spesso drammatico, della liberazione dal fascismo e della lotta per la modernità insieme all’appartenenza quasi metastorica ad una avventura remota ed antichissima il cui inizio si perde nella notte dei tempi: non a caso Fellini, in Roma, fece della Magnani, nella sua ultima, memorabile apparizione sul grande schermo, l’incarnazione stessa della città.
Tutti gli appuntamenti al Vittoriano rientrano in ARTCITY-Estate 2017, un progetto organico di oltre cento iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo, promosso e organizzato dal Polo Museale del Lazio in musei e altri luoghi d’arte di Roma e della regione tra i quali appunto Il Vittoriano.