Ogni visita nell’India del Sud equivale a un viaggio indietro nel tempo: templi, palazzi, meraviglie naturali. In questa sorprendente abbondanza di attrazioni, spunta il Tempio di Meenakshi a Madurai, una delle più antiche città del Tamil Nadu, conosciuta anche come “la città del nettare”.
Il Tempio di Meenakshi ne è il simbolo più famoso, dedicato, appunto, a Meenakshi, la consorte di Shiva, e proprio qui, secondo i racconti mitologici, si sarebbero celebrate le loro nozze.
Una straordinaria opera architettonica composta da molteplici edifici, la maggior parte dei quali costruiti tra il XII e il XVIII secolo: due santuari, 12 gopuram (ovvero le torri monumentali che decorano l’ingresso di un tempio) e centinaia di mandapams, corridoi con colonne riccamente decorati con sculture e dipinti.
La grande abilità architettonica dell’antica India rivive ogni giorno tra queste mura e negli occhi di chiunque vi acceda, varcando la soglia dell’Ashta Shakthi Mandapam – il corridoio del santuario della dea Meenakshi – in cui ci si perde ad ammirare il soffitto emisferico decorato da numerosi bassorilievi colorati, oppure immergendosi nel Potramaraukulam, o Golden Lotus Tank, l’antica piscina in cui il bagno diventa sacro, o ancora lasciandosi travolgere dai colori delle pareti dei corridoi e delle colonne, ricoperte di quadri e pitture di numerose divinità.
Ma, più di ogni altra cosa, è la sala delle 1000 Mandapam a lasciare un ricordo indelebile nel cuore del visitatore. È la parte più famosa del Tempio, in cui si contano mille colonne scolpite, ciascuna delle quali è un bell’esempio dell’arte dravidica.
Visitare questa meraviglia architettonica è davvero molto semplice, poichè Madurai è uno dei principali nodi ferroviari del Sud dell’India, l’aeroporto si trova a circa 10 km dal centro della città ed è collegato con voli giornalieri da Bangalore, Chennai, e molte altre città indiane, o si può tranquillamente scegliere l’efficiente rete stradale.