Torna con la 94a edizione l’Opera Festival all’Arena di Verona, in scena dal 24 giugno al 28 agosto con 46 serate di grande spettacolo: i classici areniani proposti negli allestimenti più entusiasmanti di sempre
Da più di cento anni, considerando anche le interruzioni a causa delle due grandi guerre, d’estate l’Arena di Verona si trasforma in uno dei teatri lirici all’aperto più grandi di tutto il mondo grazie all’Opera Festival. La creatività e la cultura arricchiscono ogni anno la stagione estiva della città veneta, già patrimonio dell’Unesco, con un susseguirsi di appuntamenti di musica, balletto e teatro.
Un repertorio ripensato e arrangiato nuovamente dai grandi Maestri d’orchestra contemporanei, in cui ammirare originalità e alternative d’esecuzione che rendono unica la rappresentazione orchestrale e sinfonica.
Le varie rassegne musicali hanno l’occasione, così, di simboleggiare una continua e annuale
commemorazione operistica di grande musica che, da ben dieci secoli, decora con incantevoli
armonie sinfoniche i teatri, gli anfiteatri, i salon, i vari “Opera” secolari e i grandi auditorium
musicali. Del resto, tutta la musica attuale ritorna alla Musica classica, unica fra le tradizioni
strumentistiche a potersi definire immortale fra gli altri generi.
Un firmamento di emozioni
A inaugurare il Festival 2016, il 24 giugno, un’opera molto apprezzata in tutto il mondo, e particolarmente dal pubblico dell’Arena di Verona: “Carmen” di Georges Bizet, proposta per 13 serate secondo la cinematografica regia ideata nel 1995 da Franco Zeffirelli, con i costumi di Anna Anni. Dalla sera successiva, il 25 giugno, è andata in scena per 16 recite l’opera simbolo dell’Arena di Verona, la più rappresentata di tutte, “Aida”, nel tradizionale allestimento ideato nel 1982 da Gianfranco de Bosio e arricchito dalle coreografie di Susanna Egri.
Terzo titolo in cartellone per 8 serate, a partire dal 2 luglio, “La Traviata” di Giuseppe Verdi, proposta nel raffinato allestimento ideato per inaugurare il Festival 2011 da Hugo de Ana, che ne ha curato regia, scene, costumi e luci, arricchito dalle vivaci coreografie di Leda Lojodice.
Il 18 luglio è la volta della serata evento “Roberto Bolle and Friends”, attesissima dai fan, che torna all’Arena di Verona anche per il Festival lirico 2016. L’étoile internazionale Roberto Bolle si esibirà nuovamente nella suggestiva cornice dell’anfiteatro, presentando con grandi interpreti provenienti dalle migliori Compagnie internazionali un programma appositamente studiato per il palcoscenico veronese. Una serata omaggio all’intramontabile eleganza del balletto di repertorio e alla creatività della danza contemporanea.
Segue dal 23 luglio per 5 recite “Turandot” di Giacomo Puccini, nella sfarzosa messa in scena di Franco Zeffirelli, con i costumi di Emi Wada, i movimenti coreografici di Maria Grazia Garofoli e le luci di Paolo Mazzon. Infine, va in scena dal 6 agosto per 4 date “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi, ancora per regia e scene di Franco Zeffirelli, con i costumi di Raimonda Gaetani, la coreografia firmata El Camborio ripresa da Lucia Real e la preparazione di duelli e combattimenti in scena a cura del maestro d’armi Renzo Musumeci Greco.
L’occasione di rivivere il XIX secolo operistico, attraverso queste riproposizioni, resta unica quanto
rara, benché la fortuna di avere molte repliche e date quasi continue di serate possa coadiuvare gli
amatori ad avere una possibilità maggiore di assistere ad almeno una di queste performance
sinfoniche ed armoniche d’esperienza.
Così, al suo 94° anno, la Fondazione persiste nella volontà di contribuire allo sviluppo culturale rivolgendosi ad un pubblico internazionale e non solo a quello cittadino. I grandi maestri d’orchestra, italiani e non, rappresentano la vivacità e la creatività presente ancora oggi nell’Opera, segno, questo, di una tenace volontà a mantenere uno stretto legame con le proprie radici.
Yuri Fronteddu