Il 3 Febbraio prenderà il via la 14a edizione del “RBS 6 Nations”. Ma la storia di questo torneo è molto più antica, se si considera che, con la Home Championship tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda e il passaggio successivo al Cinque Nazioni con l’aggiunta della Francia, per poi passare alla struttura attuale a sei squadre si arrivano a contare ben 119 edizioni. Tanta tradizione, dunque, per uno degli appuntamenti sportivi più importanti del 2013, nato e cresciuto nel contesto naturale del Regno Unito (terra di origine del rugby), ma anche tanta innovazione vista l’apertura verso un paese da sempre considerato “ostile” come la Francia prima e l’Italia poi. Quella del Sei Nazioni, e per il rugby in generale, è una passione che sta contagiando con il passare del tempo un numero sempre crescente di fan e appassionati. Sarebbe stato impensabile anche fino a sei o sette anni fa godere dello spettacolo del tutto esaurito allo Stadio Olimpico di Roma (oltre 73 mila posti) per l’amichevole, seppur di lusso, disputata dall’Italia il 17 Novembre scorso contro i neozelandesi campioni del mondo in carica, gli All Blacks. La voglia di concedere spazio ad uno sport di contatto, maschio, a tratti duro, ma al tempo stesso estremamente corretto e con un grande senso di fair play, sta riscaldando e coinvolgendo anche gli animi inizialmente più restii ad aprirsi a nuovi giochi di squadra che non siano il calcio e l’universo stramilionario, patinato e, francamente ossessivo, che gravita intorno a questo.
Ecco quindi che non c’è da sorprendersi se sempre più famiglie scelgono di trascorrere il Sabato pomeriggio sugli spalti gremiti di uno stadio dove le tifoserie opposte sono tranquillamente mischiate tra loro creando un insieme di colori e vivacità che nel calcio appare ancora lontano anni luce. L’edizione 2013 vedrà le cinque contendenti impegnate nel tentativo di detronizzare i campioni uscenti del Galles che lo scorso anno chiusero da imbattuti vincendo tutte le partite. La Nazionale Italiana guidata dal Commissario Tecnico francese Jaques Brunel, affronterà nel posticipo domenicale della prima giornata del torneo, il 3 Febbraio allo Stadio Olimpico, i vicecampioni del mondo della Francia. Un torneo nel torneo, considerando che nella stessa partita viene assegnato anche il prestigioso Trofeo Garibaldi che l’Italia riuscì (quasi miracolosamente) a conquistare nel memorabile incontro di due anni fa allo Stadio Flaminio vinto dagli azzurri all’ultimo secondo per 22 a 21. Secondo appuntamento Sabato 9 Febbraio al Murrayfield Stadium di Edimburgo per l’interessante sfida contro la Scozia, una delle rappresentative con le quali l’Italia avrà più chances di vincere e con le quali potrà esprimere al meglio il proprio gioco per evitare il temutissimo Cucchiaio di Legno.
Le ultime due uscite ufficiali dell’Italia nelle amichevoli contro Nuova Zelanda ed Australia, nonostante due sconfitte, hanno mostrato un’ottima squadra, tonica e reattiva, capace di mettere in difficoltà e resistere per più di un tempo ai mostruosi All Blacks, infliggendo loro anche una bella meta firmata da Alberto Sgarbi. Dal 20 Gennaio i trenta atleti convocati da Jacques Brunel cominceranno il ritiro di preparazione in vista dei due primi impegni. Il ct francese conferma ventisette dei trentuno giocatori convocati per i test match di Novembre. Il potente motore e cuore pulsante di questa squadra sarà la linea dei piloni destri Castrogiovanni e Cittadini, i sinistri Rizzo e De Marchi affiancati dall’immortale veterano Andrea Lo Cicero che avrà la possibilità di tagliare a Edimburgo il traguardo delle cento presenze in nazionale. Anche il Capitano Sergio Parisse risponde presente, mentre l’uomo simbolo della squadra, indubbiamente il più conosciuto, Mirco Bergamasco, darà forfait per via di un infortunio.
La novità assoluta, o quasi, è rappresentata da Paolo Buso, ventiseienne estremo delle Zebre, che ha al proprio attivo con la Nazionale solo quaranta minuti di gioco risalenti all’RBS 6 Nazioni 2008, al Millennium Stadium di Cardiff.
di Davide Zaccaretti