Fiuggi (FR) 29 Luglio – “Nonostante la crisi, i tagli, l’allontanamento di sponsor importanti, il nostro Festival è stato un successo” Antonella Bevere Astrei, presidente del Fiuggi Family Festival è entusiasta nell’asserire che per la quinta volta, questa kermesse nata dal nulla ma con un target preciso destinato alle famiglie, ha vinto sul campo. “E’ stato meraviglioso vedere il Teatro centrale di Fiuggi sempre gremito di bambini, mamme e papà. Un magnifico pubblico che rende il nostro festival unico nel suo genere”. La chiosa è forse un po’ esagerata, ma rende perfettamente quello che è accaduto in questa quinta edizione, forse un po’ sottotono, ma che ha davvero dimostrato di essere all’altezza delle sue aspettative. Ed infatti il successo è stato garantito proprio dalle famiglie (il festival è dedicato interamente a loro), che grazie allo loro presenza hanno dimostrato che esiste interesse per un programma non urlato, semplice e di grandi intenti.
Lo ha dimostato perfino Flavio Insinna, intervenuto d’imperio scegliendo proprio il Fiuggi Festival come vetrina per la presentazione del suo libro “Neanche con un morso all’orecchio”, opera nella quale ricorda la figura del padre e con il quale cerca di rimprendere un dialogo dopo la sua morte. “Sebbene sia stato molto severe nei miei confronti, devo dire che è proprio grazie a lui che sono l’uomo che sono adesso!” Mai frase fu più appropriata in un constesto del genere. Il Family serve anche a questo a dare un senso alla famiglia. Questa entità ultimamente bistratta, distratta da un contesto contemporaneo sempre più evanescente. Ed è proprio su questo piano che sono stati giudicati i film in concorso. “La Fille du Puisatier” di Daniel Auteil ha trionfato senza mezzi termini, pare mettendo d’accordo da subito la giuria presiedta dal regista Fermando Muraca, che ha motivato così la scelta di premiare quest’opera uscita in Francia nel 2011 (da noi probilmento non avrà nessuna distribuzione): “Il film racconta con notevole equilibrio tra poesia, ironia, intensità come, nonostante difficoltà e debolezze di ciascuno, sia possibile volersi bene con sincerità e come l’amore per la vira vinca sulle difficoltà della guerra, delle distanze economiche e sui pregiudizi sociali”.
Ed infatti non possiamo che ammettere che tutti i personaggi, lo stilo visivo e fotografico abbiamo colpito nel segno sottolineando con efficacia le tematiche di una vicenda che vede la figlia di uno scavatore di pozzi, immamoratisi di un aviatore in procinto di partire per la guerra senza sapere che la ragazza è incinta. Sullo stesso piano (ma in maniera diametralemente opposta) sono state le menzioni speciali andate ad October Baby dei fratelli Andrew e Joe Erwin, che racconta di una ragazza di diciannove anni che scopre di essere nata per caso dopo un aborto mancato e che, dopo essere stata adottata vuole assolutamente scoprire chi sia realmente la sua madre biologioca. Un film sull’etica dell’adozione, tanto facile negli Stati Uniti, ma che rende chiaro come la speranza della vita sia innegabilmente una cosa meravigliosa. La seconda menzione è andata invece a 33 Postcard di Pauline Chang, opera prima di produzione cino-australiana (presentata al festival in anteprima europea), con al centro una ragazza cinese che va alla ricerca dell’uomo che, adottandola a distanza, le ha permesso di studiare e diventare una possibile direttrice d’orchestra. Il film è in ogni caso un esempio di grande intraprendenza produttiva tra due paesi in espansione artistica. Ai due film è stato inoltre attribuito in ex-aequo il Golden Spike Award del Social World Film Festival.
Per il film di Pauline Chang, la motivazione recita “racconta con mirabile poesia e delicatezza una storia ricca di tematiche sociali di grande importanza quali la famiglia, la solitudine, l’amicizia, la redenzione ed il perdono”; mentre October Baby , “trasmette allo spettatore forti tematiche sociali come l’adozione e l’aborto attraverso un linguaggio fresco e giovane dei protagonisti ed una sceneggiatura attenta ai dettagli”. I due film non saranno comunque dimenticati, in quanto verranno proiettati al prossimo Family Festival di Riva del Garda che si terrà nella cittadina trentina dal 25 al 27 Ottobre prossimo.
di Roberto Leggio