Un dato certamente positivo, e forse anche inatteso, quello secondo cui il 30% degli italiani prediligono l’arredamento eco; ma si tratta anche di una percentuale che suscita inevitabilmente alcune considerazioni, perché contrapposta a un comportamento (quotidiano) che ha decisamente poco a che fare con il famoso ‘impatto 0’.
Alcuni esempi? Ostinata negligenza nella raccolta differenziata (escluse piccole eccezioni virtuose, che non fanno numero); luci e dispositivi elettronici lasciati accesi inutilmente giorno e notte, spreco eccessivo di acqua; abuso di prodotti usa e getta (piatti e bicchieri di plastica, solo per fare un esempio). Per non parlare di un senso civico alquanto poco sviluppato che incide sull’inquinamento ambientale in modo sostanzioso (cartacce gettate a terra, prodotti chimici dispersi nell’ambiente…).
E’ il paradosso del nostro Paese, dove si sprecano risorse di ogni tipo senza troppa cura per l’ambiente che ci ospita, ma, in cambio, si investe in eco-design.
Certamente il mondo del design può intervenire in modo importante contro gli inutili sprechi attraverso lo studio di nuovi materiali tecnologicamente innovativi che rispondano alle tre principali esigenze in tema di eco-compatibilità: riciclabilità, dematerializzazione e risparmio energetico. Tre nodi fondamentali che suggeriscono rispettivamente l’utilizzo di materiali riciclabili se possibile al 100%, il raggiungimento della funzione dell’oggetto senza utilizzare “troppa materia” e l’utilizzo di sorgenti a basso consumo.
Inoltre, il settore, può fare molto anche creando prodotti durevoli nel tempo che siano, oltre che resistenti, esteticamente freschi e attuali: cercare l’estetica dell’oggetto che riesca a piacere negli anni, per limitare l’utilizzo di prodotti “usa e getta”.
Gli italiani, quindi, nel settore dell’arredamento si stanno avvicinando con maggiore convinzione a un prodotto che non sia più solo bello, di qualità e funzionale, ma anche rispettoso dell’ambiente.
Ma quali sono, nel campo del design, i complementi più richiesti? Il 21% desidera elettrodomestici belli, ma a basso consumo e provvisti di interruttori intelligenti o timer on/off; il 18% dà importanza all’eco compatibilità dei tessuti, tende e tappeti in particolare; e, infine, il 6% ricerca stoviglie realizzate in plastica ecologica e riutilizzabile.
La casa eco-sostenibile sta diventando dunque il sogno (nel sogno), degli italiani? Chissà se dal settore dell’arredamento partirà la vera sfida e il vero impegno degli italiani verso un mondo sempre più eco-sostenibile e un futuro più responsabile, o tale tendenza sarà solamente un capriccio poco consapevole e molto alla moda? Vedremo.
di Laura Saggio