Aventador, puro talento italiano

Aventador, puro talento italiano

Due virgola nove secondi. Un tempo tanto breve che si fa davvero fatica a concepirlo. Figuriamoci a viverlo. Eppure con la Lamborghini Aventador Lp700-4, l’ultima più veloce e potente Lamborghini mai costruita, erede della Murciélago e, dunque sovrana della stirpe delle supercar del Toro a 12 cilindri, viverlo è una esperienza possibile.

A rendere eccezionale la vettura, non è soltanto l’incredibile scatto del canonico: “0-100” in 2,9 secondi, appunto, ma un mix pressoché unico di prestazioni e design che trova nella specialissima struttura in fibra di carbonio, la sua punta di eccellenza, figlia della lavorazione altamente tecnologica per la quale Lamborghini sta diventando un laboratorio di sperimentazione di altissimo livello.

La nuova supercar della Casa Lamborghini porta il nome di un toro, ovviamente quello di uno dei più valorosi del mondo della corrida spagnola; l’obiettivo è impressionare e strabiliare. Obiettivo pienamente raggiunto al Salone di Ginevra quando è stato tolto il velo che copriva le sue forme; fotografi, cameraman e giornalisti, sono scoppiati in un applauso spontaneo. Il design inconfondibile, tutto italiano, della carrozzeria, è concepito per stupire fin dal primo sguardo e rispetta pienamente l’identità di marca e la sua filosofia minimalista improntata al rispetto della funzione.

La silhouette ricorda quella di un jet. E basta sollevare le porte che si aprono verso l’alto, a forbice, per entrare in un abitacolo dai tanti richiami al mondo aeronautico. Che la Aventador non sia una macchina comune, lo sottolinea anche Stephan Winkelmann, numero uno del marchio: “Guidarla sarà un’esperienza emozionante quanto fare un salto con il bungee jumping o un lancio con il paracadute”.

L’abitacolo è curato in modo maniacale, i dettagli raffinati danno lustro alla storica artigianalità emiliana. Appena dentro la vettura, il guidatore si trova di fronte un quadro digitale a cristalli liquidi, affiancato da una console-tunnel dove spicca il pulsante di accensione rosso. Basta premerlo con decisione e il V12 da 6,5 litri per 700 cavalli e 690 Nm di coppia prende vita. E’ Un brivido sensazionale sentire tutta l’impressionante spinta di questo nuovo propulsore, che raggiunge la velocità massima di 350 km/h, una vera sinfonia.
Il pilota di questa aero-macchina può selezionare tre modalità per personalizzare il proprio stile di guida: «Strada», «Sport» e «Corsa». Il bolide risponde a tutti i comandi del proprietario, assecondando tutta la sua “vanità”.

Altro gioiello tecnologico, i freni carboceramici, uno dei punti di forza di questa supercar in carbonio che calza gomme Pirelli P Zero, italiane al 100%. Il prezzo è inevitabilmente esclusivo: 315mila euro, esclusivo come la Aventador, del resto.

di Laura Saggio

https://www.aventador.com/
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