Gobind C.Bhyan, una significativa esperienza nel settore turistico, è da settembre 2010 il nuovo direttore dell’Ente del Turismo Indiano a Milano. A BIT 2011, presenterà gli importanti risultati raggiunti dall’India, in termini di flussi turistici dall’Italia.
Una vetrina internazionale che conferma il sempre crescente interesse degli italiani per questo straordinario paese, ricco di arte, tradizioni, cultura e bellezze paesaggistiche con pochi eguali nel mondo (come il Rajasthan, fiore all’occhiello dell’offerta turistica indiana), che oggi si propone come meta d’élite anche per un turismo alternativo, come quello sportivo, luxury e wellness. Del , ce ne siamo già occupati, adesso scopriamo tutti i risultati più rece
Direttore, l’anno 2010 si è concluso da pochissimo, possiamo fare un bilancio del flusso turistico italiano verso l’India?
L’Italia in termini di arrivi turistici in India, occupava la quattordicesima posizione. Infatti si è registrato l’1,66% di arrivi totali durante il 2008. Gli atterraggi dall’Italia sono aumentati da 28503 nel 1981 a 89235 nel 2008, con un tasso di crescita annuale pari al 4,3%. Dal 1998 al 2002 c’è stato un declino, per poi ristabilire un andamento di crescita tra il 2002 e il 2007. Marginale la diminuzione, sempre dall’Italia nel 2008, se confrontato con i dati del 2007. Evidente è invece il regresso rilevato nel 2009. Comunque, la cifra di turisti per il 2010, indica una ricrescita che fa ben sperare.
Gli italiani, che posizione occupano nella graduatoria degli arrivi turistici in India, anche rispetto agli altri paesi?
L’Italia occupa la quattordicesima posizione in termini di arrivi turistici in India, durante il 2008. Nel 2009, la classifica degli 8 paesi migliori è rimasta invariata. Tuttavia qualcosa è cambiato dalla nona alla quindicesima posizione. Il Nepal è la new-entry, che prende il posto della Corea del Sud. Russia e Malesia hanno acquistato delle posizioni; Giappone, Cina, Singapore e Italia le hanno invece perse. Nel 2009 l’Italia si è aggiudicata solo il 15° posto.
Esiste un turismo che è tendenzialmente preferito rispetto ad altri?
Si, il turismo culturale probabilmente è in cima a tutti gli altri. Ma anche le opzioni di turismo ecologico si stanno facendo strada, e noi ci impegniamo a promuoverlo.
Quali mete sceglierebbe o consiglierebbe al turista italiano per la prima volta in India?
Invece di andare solo a Delhi – Agra – Jaipur, Rajasthan e Kerala, sarebbe bello poter visitare tanti altri luoghi, e anche con scopi diversi. Per esempio si potrebbe scegliere Orissa, Sikkim, Arunachal Pradesh, nel Kashmir e Ladakh, a Tamilnadu e Karnataka, a Ajanta ed Ellora. Per esempio optare per Ayurved, località ideale per il benessere, o le destinazioni di turismo rurale, che si sono sviluppate anche come prodotto ecologico. Un’altra alternativa sono le zone per il turismo medico che inoltre è più economico, ma di prima classe. Le offerte sono tante e molto variegate.
[**Scopri il fiore all’occhiello indiano: il Rajasthan**](https://www.progressonline.it/index.php?livello=Asia&sezione=51&articolo=3162&lang=it)