Il cinema, si sa, è fatto per sognare. E per dimostrare che…impossible is nothing!, neanche raggiungere la vetta della felicità. Perchè nei film capita che le favole si avverino, Pretty Woman docet, o almeno che si riesca a toccare, anche solo per un istante, il mondo con un dito.
La felicità è legata alla realizzazione personale. Lo sanno bene i sette studenti de L’attimo fuggente di Peter Weir: con la tipica passione adolescenziale e l’irrequietezza che caratterizza gli anni più belli affrontano la vita di petto, per riuscire a cogliere la rosa quand’è il momento. In questo caso la felicità è bellezza, romanticismo, amore…è poesia.
Diverso è il discorso per Audrey Tatou: la protagonista de Il favoloso mondo di Amelie pensa alla felicità di chi gli sta intorno, piuttosto che alla sua. Mentre si adopera per regalare agli altri brandelli di felicità dispensa lezioni di vita: il mondo non è favoloso ma noi possiamo renderlo tale prendendoci cura delle persone che amiamo. Sembra questa la morale del sublime film di Jeunet.
La ricerca della felicità, il primo film girato da Muccino con produzione americana, dimostra che la felicità, è anche più semplicemente riuscire a sopravvivere. La pellicola che ha riscosso un notevole successo a Hollywood narra la storia di un padre che tenta disperatamente di assicurare una vita dignitosa al proprio figlio.
Di una felicità “esperenziale” si parla in Into the Wild-Nelle terre selvagge: Chris (Emile Hirsch) ha capito che la sua felicità non sta nelle cose materiali che circondano l’uomo o nelle esperienze intese come eventi indipendenti e fini a sé stessi, ma nella piena condivisione e nell’incontro incondizionato con l’altro. E per scovarla è disposto ad arrivare in capo al mondo, in Alaska, per ritrovare se stesso nell’estasi della natura selvaggia ed incontaminata.
Nel cinema il topos del viaggio è abbastanza ricorrente quando c’è di mezzo la felicità. I trentenni de L’ultimo bacio decidono di partire per un paese esotico, ma si tratta più di una fuga che di un viaggio consapevole alla scoperta di se stessi. L’appartamento spagnolo, invece, racconta alla perfezione quel misto di tristezza e malinconia che si prova quando il viaggio finisce: Xavier (Romain Duris), dopo un anno a Barcellona in seguito all’entusiasmante esperienza dell’Erasmus, torna a casa e si ritrova alle prese con la vita di tutti i giorni: la felicità non può essere nella quotidianità, soprattutto quando è monotona, ripetitiva, noiosa.
Percorso inverso per la protagonista di Chocolat: dopo tanto vagabondare, e per amore della figlia, alla fine Vianne, interpretata da Juliette Binoche, deciderà di smettere di girare il mondo e di stabilirsi a Lansquenet. Il film eleva la semplicità della vita: la felicità non puo risiedere nei dogmi, nè nei rigidi schematismi.
Pleasantville di Gary Ross dimostra una cosa non affatto scontata: la felicità non coincide con “la piacevolezza” ma è una cosa ben più complessa perchè costituita anche da momenti negativi, spiacevoli appunto. Solo vivendo questi ultimi infatti si riesce poi ad afferrare il significato dei momenti migliori. Perché, “senza l’amaro, amico mio, il dolce non è tanto dolce“(dal film “Vanilla sky”).
Chiudiamo con il film più vecchio: forse solo le persone più avanti con gli anni ricorderanno l’espressione di George Bailey (James Stewart) ne La vita é meravigliosa (diretto da Frank Capra), quando scopre la solidarietà degli amici e dei cittadini di Bedford che gli consentirà di trovare una via di uscita per evitare la bancarotta: un misto di stupore, incredulità e gioia interiore che racchiude tutta la soddisfazione di chi ha realizzato che in questo mondo non si è soli.
Ivano Basile
Filmografia della felicità
TITOLO | REGISTA | ANNO |
---|---|---|
L’attimo fuggente | Peter Weir | 1989 |
Il favoloso mondo di Amelie | Jean-Pierre Jeunet | 2001 |
Into the Wild | Sean Penn | 2007 |
L’ultimo bacio | Gabriele Muccino | 2001 |
L’appartamento spagnolo | Cédric Klapisch | 2002 |
La ricerca della felicità | Gabriele Muccino | 2006 |
La vita é meravigliosa | Frank Capra | 1946 |
Chocolat | Lasse Hallström | 2000 |
Pleasantville | Gary Ross | 1998 |
Pretty woman | Garry Marshall | 1990 |