C’era grande attesa nell’aria per il ritorno degli Skunk Anansie e le aspettative non sono state deluse.
“Rock in Roma” all’Ippodromo delle Capannelle ha messo in mostra una band in forma smagliante: Skin, pur avendo superato i 40 anni, salta, canta e balla con una disinvoltura impressionante. E i tre che la accompagnano (Ace alla chitarra, Cass al basso e Mark alla batteria) non sono da meno,
capaci di sfoderare riff taglienti e un accompagnamento ritmico agile e potente allo stesso tempo.
Certo non era difficile riscaldare i fan in una calda serata dell’estate romana, ma gli Skunk sono riusciti ad andare oltre. Perchè Skin non è una semplice cantante: è un animale da palcoscenico. Più volte durante il concerto cerca il contatto con il suo pubblico scatenando l’euforia dei fan e provocando un inevitabile coinvolgimento.
Il concerto è un crecendo: dopo la prima mezz’ora la band è calda al punto giusto e comincia a scatenarsi. E’ in questa parte centrale che l’esibizione assume i toni del punk con le canzoni più vecchie del gruppo.
Uno spettacolo tirato, duro, coinvolgente in cui Skin fa di tutto per accorciare le distanze con il pubblico: mentre canta sul palco pochi secondi dopo eccola passeggiare sul muretto “sopra” i suoi fans. Qualche passo e poi la pantera nera non ci pensa due volte a lanciarsi tra la folla in visibilio, mettendo a dura prova i riflessi della sicurezza. Incredibilmente la sua voce è perfetta anche in mezzo al trambusto.
E’ un vero e proprio tripudio di energia che solo chi ha assistito ad un loro live è in grado di comprendere. La pantera nera del rock aggredisce la platea con la sua potenza vocale, lasciando senza parole gli spettatori.
Il concerto si apre con la prorompente “Selling Jesus”, primo singolo del gruppo inglese. A seguire i più grandi successi della band. Fantastiche le esecuzioni di “Charlie big potato”, “Twisted (everyday hurts)”, “I can dream”, “Charity”, “Weak”, “Secretely”, “Brazen (Weep)”, “Cheap Honesty”, poi l’immancabile “Hedonism” ed il nuovo singolo che anticipa l’uscita del loro nuovo album, “My ugly boy”. Nella scaletta anche “Tear the place up”, la ballata “Squander” e la più tirata “Because of you”, inediti inclusi nella raccolta Smashes & trashes.
Un’intensa ora e mezza di spettacolo che si è chiuso con la movimentata “Little baby swastikka”, dopo la presentazione dei grandi musicisti che compongono la band e che hanno eseguito dei brevi, ma fenomenali, assoli con i loro strumenti.
E adesso tutti ad attendere con ansia il nuovo cd. Non manca molto: l’antipasto sarà il primo singolo “My ugly boy”, in uscita ad agosto, in attesa del succulento pranzo: “Wonderlustre” che debutterà il prossimo 13 settembre.
Nel frattempo l’unica, importante, certezza: Skunk Anansie are back!
Ivano Basile
Skunk Anansie, la discografia
“Paranoid and sunburnt”, 1995
“Stoosh”, 1996
“Post orgasmic chill”, 1999
“Smashes and trashes” (greatest hits), 2009