Gli ingredienti per un Gala di danza sono sempre gli stessi, si sa, una lista di nomi di étoiles più o meno noti, eclatanti pas de deux dai più nobili balletti classici, danzatori che saltano, mi raccomando che saltino veramente, e gli applausi sono assicurati.
Ma, naturalmente c’è Gala e Gala. Quello visto alla rassegna “Invito alla Danza “ di Marina Michetti nel parco di Villa Pamphilj a Roma era di quelli a cinque stelle. E gli ingredienti erano tutti di eccellente qualità. Nominiamo fra i primi il divo Giuseppe Picone, è un divo nostrano, nato a Napoli e diplomato all’Accademia Nazionale di Roma, giovanissimo e bellissimo, ma è già un divo internazionale. A nove anni debutta sull’importante palcoscenico del San Carlo di Napoli nella parte di Nijinsky bambino accanto a Carla Fracci e Vladimir Vassiliev. Ma fin dai suoi sedici anni gira il mondo invitato e conteso dai più grandi teatri internazionali e dai più celebri coreografi, sfoggiando i suoi magnifici attributi fra ruoli classici e danza contemporanea. E’ sempre felice, afferma, di ritornare a ballare in Italia, pronto anche lottare per le rivendicazioni sociali e istituzionali che scuotono in questo periodo il mondo dello spettacolo. Il pubblico italiano lo adora e lui lo ricompensa come la sera del Gala con due esibizioni straordinarie. Si deve comunque a Maria Grazia Garafoli, ex ballerina formatasi anche lei all’Accademia di Danza di Roma, oggi direttrice del Corpo di ballo dell’Arena di Verona, l’assemblaggio e la regia di questa riuscitissima serata.
Ci si alternava dal classico passo a due del Lago dei Cigni con la coppia russa formata da Olga Esina e Vladimir Shishov con musica di Cajkoskij, una deliziosa Esina, leggera, perfetta, aerea nello struggente ruolo del cigno bianco, alla coreografia di Leonida Massine “ Zorba il Greco” con Marzia Falcon e Antonio Russo, al passo a due di “Invierno” con la coreografa della Garofalo e musica di Piazzolla, per terminare in bellezza la prima parte con l’impegnativo pas de deux dal “Don Quizote” di Petipa-Minkus interpretato da Oksana Kucheruk e Igor Yerba, una coppia strepitosa, lei russa, lui spagnolo, super premiati, richiesti in ogni teatro della terra, perfetti in ogni momento del difficile balletto, merito di un talento innato ma anche per le ottime scuole di cui hanno goduto.
La seconda parte inizia subito con l’apparizione di uno smagliante e seducente Giuseppe Picone che mostra nella sua nudità la perfetta muscolatura, e in questo “Narcissus” di Garofoli – Debussy sulla dolce musica de l’Aprés-midi d’un faune ha la possibilità di sfoggiare tutta la gamma delle sue virtù. Accompagnato dalle danzatrici Ilenia Montagnoli e Scilla Cattafesta ha strappato applausi da urla non solo da parte delle ragazzine ma da tutto il pubblico.
La stessa coppia del Don Quizote si è poi esibita in una moderna “Carmen” di Kovtun-Bizet che ha entusiasmato il pubblico per la effervescenza della coreografia e l’abilità degli interpreti.
Ed è apparsa Marzia Falcon in un assolo da “Guitare” di van Hoecke-Villa Lobos. Marzia Falcon è una ballerina particolarissima, le sue possibilità fisiche e interpretative sono identiche, o addirittura migliorate, fin dal 1981 quando nacque l’Ensemble di Micha van Hoeche con sede a Castiglioncello
E lei ne divenne subito la più brava e fedele del gruppo. Vederla oggi, con lo stesso vestito rosso interpretare questo struggente solo con la stessa passione così come l’abbiamo vista per tanti anni, è stato davvero un momento di grande commozione.
Un gran finale non poteva essere se non con il consueto e celeberrimo passo a due da “Le Corsaire” di Petipa-Drigo, un pezzo di balletto che esalta sempre gli entusiasmi di tutti: a interpretarlo la coppia Esina-Shishov.
Tutte le coppie insieme, poi, hanno salutato il numerosissimo pubblico con inchini ma anche accennando festosi passi di danza.
Ma la rassegna “Invito alla Danza” continua e fra le molte offerte, ci sarà anche una attesissima serata della compagnia Elisa Monte Dance con “Emotions”, una summa delle coreografie di maggior successo.
Agnese De Donato