I duri colpi del 2009 hanno steso il mercato delle quattro ruote. Il nuovo decennio scopre un’industria dell’auto diversa, a partire da un’attitudine più attenta a consumi ed emissioni. Sulla spinta dell’ecologia, il Salone di Ginevra offre un menu ricco di anteprime di altissimo livello. Costruttori e rivenditori delle quattro ruote hanno patito, forse più che in qualunque altro settore, le conseguenza della colossale crisi dello scorso anno. Il 2010, invece, potrebbe essere quello dell’attesa rinascita, per quanto lenta e dolorosa. Le speranza di rilancio passano inevitabilmente dai saloni internazionali e le grandi case automobilistiche sembrano averlo capito. Ecco perché l’evento di Ginevra, da importante quale è sempre stato, si rivela fondamentale: tutti i maggiori marchi internazionali saranno presenti alla manifestazione, che sarà zeppa di anteprime di altissimo rilievo, a livello continentale e globale.
Tra le novità più attese, un’italiana. L’Alfa Romeo sguainerà in Svizzera e in anteprima mondiale, la sua nuova arma per competere nel mercato delle compatte a due volumi. Si tratta della Giulietta, il gioiellino della casa del biscione che sostituirà la gloriosa 147, dopo nove anni di più che onorato servizio e un premio Auto del’Anno nel 2001. Lo farà nel nome, che evoca il passato, e nelle forme, frutto della felice matita di Christopher Reitz, già Audi e Nissan, che ha rinnovato la compatta Alfa Romeo verso linee più moderne e cattive, sulla scia del restyling già visto per la “giovane” Mito. La casa italiana, inoltre, presenterà anche 8C Spider, un’auto sportiva in edizione limitata che verrà prodotta in 500 esemplari in tutto il mondo.
Sembra ormai quasi certa anche la presentazione di due nuovi tuning di Abarth: si parla delle versioni potenziate rielaborate della Fiat 500 cabrio e della Punto Evo. Mentre la 500 sarà protagonista in casa Fiat anche per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente: una versione a doppia alimentazione, benzina e gas, ma dalle prestazioni quasi sportive, sarà presente allo stand della casa Torinese.
A chiudere in bellezza l’elenco delle novità italiane ci penserà Ferrari, con un prodotto che esce dai soliti schemi del cavallino. Solite prestazioni, solito prestigio “rosso”, ma a supportare tutto ciò ci sarà un motore ibrido. Basata sul modello 599 Fiorano, la nuova super car italiana consentirà una riduzione dei consumi stimata al 35% e rappresenta il primo serio tentativo di fondere insieme le prestazioni di una sportiva di alto livello al rispetto dell’ambiente. Un segnale forte che punta a spostare anche i target delle sportive verso l’ecologia. A stupire, non soltanto un motore a doppia alimentazione (elettrica e a gas), ma anche l’introduzione nel mercato del KERS, il tanto discusso sistema di recupero dell’energia delle monoposto di Formula 1.
La progettazione di supercar ad altissime prestazioni, ma con motore attento alle emissioni ed ai consumi, però, non proverrà esclusivamente dagli studi di Maranello. In questo caso, imbizzarrito sul muso del nuovo prototipo, non è un cavallino, ma un leone e i disegni arrivano da oltralpe. Stiamo parlando della Peugeot SR1, la concept car dal motore ibrido che anticiperà il rivoluzionato design (e non solo) di tutta la nuova linea della casa francese. Anche Porsche presenterà la sua 911 GT3 R Hybrid, ma sarà qualcosa di più di un semplice prototipo. A Stoccarda hanno già annunciato che la vettura sarà severamente testata in alcune gare endurance per valutare eventuali modifiche da inserire su auto di serie a doppia alimentazione. Dal punto di vista tecnico, la 911 ibrida monterà un sistema molto simile al KERS delle Formula 1, in grado di ricavare energia dall’impianto frenante.
La grande attenzione della Ferrari e di Peugeot per l’ambiente non è un caso isolato, ma la tendenza di un intero mercato. Ecco perché in Svizzera, saranno in tanti a puntare su auto dall’aspetto più “verde”. La versione ibrida dell’Audi A8, per esempio, che disporrà di un motore full-hybrid, capace di muoversi sia con la spinta del motore termico che con quella del solo motore elettrico, nonché con l’ausilio di entrambi i sistemi contemporaneamente. Per la prima volta, un grande costruttore tedesco utilizzerà questo sistema per la propria berlina. Fin’ora, il motore elettrico è sempre stato utilizzato in parallelo e mai in maniera autonoma. Per restare dalle parti di Ingolstadt, Audi presenterà anche la nuovissima A1, un auto piccola, ma ad alto livello qualitativo, destinata ad inserirsi in un settore di mercato in forte crescita e che dovrà vedersela con concorrenti del calibro di Alfa Mito e BMW Mini.
A proposito di Mini, il marchio BMW non rinuncerà ad allargare la sua gamma di prodotti e presenterà a Ginevra il nuovo Countryman, un modello pronto ad attaccare il florido segmento dei Crossover. Seppur con un motore a trazione integrale permanente, a colpire è il design di un vero e proprio Suv, con un assetto rialzato e quattro vere portiere, ma dalle classiche accattivanti sembianze dell’auto di Oxford.
La Ford, invece, ha già utilizzato la cartuccia dell’anteprima più attesa ad in inizio anno, quando ha presentato la nuova Focus “in casa”, a Detroit. Una vettura sulla quale sembrano puntare moltissimo per risollevare le sorti economiche di una delle case che maggiormente ha subito gli effetti negativi dell’annus horribilis appena passato. Anche a Ginevra, però, il restyling della Focus è destinato a recitare un ruolo di primo piano grazie alla versione Coupè Cabrio, dalle linee sportive e dalla comodità di una berlina.
I saloni dell’auto come quello di Ginevra, infine, sono utili ad acquisire alcune indicazioni a livello tecnologico e a carpire quale sarà il futuro del mercato dell’auto anche più a lungo termine. E se il futuro delle quattro ruote sarà simile a quello auspicato dalla svizzera Rinspeed con la nuova UC?, allora ci troveremo di fronte a una piccola rivoluzione. Si tratta di un prototipo di City Car completamente elettrica e progettato con le migliori tecnologie alla ricerca del minimo impatto ambientale possibile. Una linea più che essenziale dalle dimensione e peso contenuti all’inverosimile e con comandi di guida dalla vocazione futuristica: un Joystick centrale a gestire il sistema drive-by-wire Space Drive, realizzato partendo dai servocomandi utilizzati sulle vetture per i portatori di handicap.
L’industria dell’automobile, insomma, è pronto a mostrare che la mobilità personale non esce dalla crisi ridimensionata. Semmai cambiata, nelle tecnologie e nell’attitudine. Così, il futuro che sembrava nero comincia a cambiare colore. E si fa verde.
Aldo Gianfrate