Il “Salone del Gioco e del Turismo del Gioco” è la prima fiera in Italia sul gioco d’azzardo e sulla sua promozione turistica. La fiera, “en plein” il nome, avrà luogo a Venezia nei padiglioni del casinò di Ca’ Noghera e si svolgerà dal 26 al 29 novembre.
Un’occasione per approfondire la conoscenza di un mercato, quello del gioco d’azzardo che vale circa 50 miliardi di euro e che coinvolge oltre 200 mila italiano. Un settore che sicuramente va forte dato che quella del gioco può considerarsi la terza industria italiana (è preceduta solo da Eni e Fiat) e che gli italiani sono primi nella speciale classifica degli scommettitori mondiali. Pensare che molti di essi si recano costantemente nei vicini casinò stranieri.
Una fiera a cui partecipano gli esperti del settore ricettivo ma anche tour operator e agenzie di viaggio, che sempre più promuovono un turismo incentrato sul gioco, oltre al pubblico, naturalmente. Lo spazio espositivo si divide in tre settori. Nel primo vengono presentati i prodotti e i servizi per l’allestimento e l’animazione delle sale da gioco nelle strutture come alberghi, residences, villaggi e navi da crociera. La seconda area è rivolta agli operatori del turismo e si occupa dei metodi di promozione dei territori circostanti i casinò. Infine nel terzo padiglione viene esposta l’intera offerta ludica.
Il visitatore del Ca’ Noghera si troverà difronte a una grande varietà di giochi che comprende le classiche slot-machines, i tavoli da poker, blackjack e la mitica roulette e le sale bingo, ma anche le proposte di gioco digitale, dalle scommesse sportive ai nuovi giochi online. Quello che più è interessante è che viene proposta a chi è interessato ad intraprendere un’attività nel ramo del gioco d’azzardo o a chi ha intenzione di ospitarla nelle proprie strutture ricettive, la possibilità di un primo contatto con le aziende fornitrici che si occupano anche di mettere a disposizione personale qualificato come croupier e addetti alla sicurezza.
Nelle giornate di venerdì e sabato sono previsti quattro convegni mattutini dove si affronta il tema del turismo del gaming, e in particolare il “caso” della regione russa dell’Altay, analizzato sotto il profilo dei sostentamenti governativi e della promozione turistica del territorio. Quella dell’Altay è una regione sud-siberiana ai confini con la Mongolia, che conta solamente 200 mila abitanti, ma che presto sarà una delle quattro regioni russe dove poter giocare d’azzardo, in seguito alla decisione, molto discussa, del Cremlino di “ripulire” Mosca e San Pietroburgo dai casinò. La regione attualmente si sta attrezzando per ricevere i milioni di russi e non, provenienti dalle sale recentemente bandite, si stima che la zona avrà una forte crescita del turismo nei prossimi due anni.
Stratagemmi ricettivi che saranno discussi alla fiera, grazie ai quali gli albergatori potranno accontentare dal giocatore più assiduo ed esigente al visitatore occasionale.
Fabio Trematore