“Amo gli animali”. E’ il nome di una recente campagna di sensibilizzazione promossa da un’associazione no profit a favore dei poveri cani e gatti abbandonati per le strade. Molti vip, tra i testimonial. Elisabetta Canalis, Walter Nudo e Barbara D’urso, tra gli altri. A rappresentare il mondo della moda, un sorridente Giorgio Armani immortalato nel suo ufficio con in braccio il suo tenerissimo e nerissimo gatto. Chissà cosa avranno pensato, invece, i battaglieri animalisti quando lo stilista italiano ha deciso, per una volta, di rinunciare alle istituzionali passerelle nelle città di moda. Per darsi alla corrida, la più odiata delle esibizioni.
La svolta (anti)animalista dello stilista italiano era in programma da molti mesi, ma si è concretizzata soltanto lo scorso 5 settembre, durante la tradizionale corrida della Goyesca, che si tiene ogni anno a Ronda, nella plaza de toro più antica di tutta la Spagna. Nell’occasione, Giorgio Armani ha scelto di disegnare l’abito indossato da uno dei matador più importanti della penisola iberica. Il nome del fortunato torero non dirà molto al pubblico italiano e internazionale, ma gli appassionati di corrida sanno che Cayetano Rivera Ordonez fa parte di una lunga stirpe di brillanti matador. A cominciare dal padre Francisco, tragicamente ucciso da un toro durante una sua esibizione quando Cayetano aveva solo 8 anni, passando per il bisnonno, che ispirò un romanzo di Hernest Hemingway, per poi arrivare al passato ben più dorato del nonno Antonio. Negli anni cinquanta, proprio Antonio Ordonez si fece disegnare il suo Traje de Luz (questo il nome dell’abito da torero) da un grandissimo artista nel pieno della sua ispirazione. Pablo Picasso fu, dunque, il suo personale stilista per una corrida.
Nel 2009, Cayetano prova a calcare le stesse orme del suo antenato sulla polvere delle plaza de toros di tutta la Spagna, anche per quanto riguarda lo stile. Lo scorso settembre, il torero ha danzato soavemente a pochi centimetri dal sudore di uno sbuffante toro in corsa, predestinata vittima dell’eroe della serata. Come sempre. Ma questa volta il portamento del matador, al cospetto degli entusiasti “olè” di approvazione del pubblico, è stato ancora più elegante. Grazie all’abito marchiato Armani, composto da giacca, pantaloni e mantella in techno satin, ricamati con pailettes e piccole luccicanti pietre. Il tutto in tonalità grigio Armani.
In realtà, il completo made in Italy era già pronto da un anno e Cayetano Rivera Ordonez avrebbe dovuto indossarlo all’evento del 2008, cui poi il torero aveva rinunciato. Il torero spagnolo, inoltre, è stato testimonial dello stilista nostrano anche in altre occasioni. Quando, per esempio, è stato il volto della collezione primavera-estate 2007 di Giorgio Armani e ha sfilato per lui in passerella. Del resto, la sua bravura con i tori è pari quasi al suo deciso fascino da modello, che lo fanno un personaggio amatissimo nel suo paese. Soprattutto dal genere femminile.
Aldo Gianfrate