La 46° edizione di TTG Incontri-TTI sarà la cartina tornasole dell’andamento dell’industria del turismo nel nostro Paese e permetterà ai professionisti del comparto di conoscere in anteprima le novità internazionali del prodotto turistico e le tendenze per i prossimi anni.
La passata edizione della Fiera ha fatto registrare numeri importanti, con oltre 34.000 professionisti del settore, 2.400 imprese espositrici (40% tour operator; 15% strutture ricettive; 14% trasporti; 13% enti di promozione del turismo e 5% aziende di tecnologia/web) provenienti da oltre 100 Paesi, 500 giornalisti accreditati, 600 tour operator internazionali interessati a comprare il prodotto Italia e il 70% dei visitatori rappresentati dalle agenzie di viaggi.
Diverse le novità annunciate quest’anno: sul fronte dell’offerta si amplia la rosa degli espositori, con importanti riconferme e new entry a livello internazionale. Sarà presente per la prima volta Abu Dhabi e, tra i Paesi stranieri che hanno già confermato la presenza, si segnalano Aruba, Bahamas, Baviera, Baden Württemberg, Belgio, Cipro, Cuba, Dubai, El Salvador, Filippine, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, India, Israele, Jamaica, Malta, Maldive, Marocco, Martinica, Messico, Norvegia, Perù, Polonia, Québec, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Romania, Serbia, Seychelles, Slovenia, Svizzera, Tirolo, Thailandia, Tunisia, Turchia, Turismo de Catalunya, Turismo Irlandese, Ungheria, Uzbekistan. Due padiglioni della Fiera saranno destinati a Bus&turismo, l’area tematica dedicata al trasporto su gomma, all’interno della quale le contrattazioni tra domanda e offerta si alterneranno a convegni sui temi ‘caldi’ del comparto e a momenti di formazione dedicati ai protagonisti del settore. Il programma dei convegni vedrà la partecipazione di guru internazionali del marketing: tra gli interventi già confermati, Simon Anholt, uno dei massimi esperti di Nation e City Branding, presenterà i risultati della sua indagine sul posizionamento del brand Italia nelle classifiche mondiali e illustrerà le tecniche più aggiornate ed efficaci per lo sviluppo territoriale.
“I luoghi possono cambiare la loro immagine solamente cambiando i loro comportamenti”. É la massima di Simon Anholt, chiarissima e lapidaria, con cui, colui che è considerato il guru mondiale del destination branding, ha inteso focalizzare l’attenzione delle destinazioni su ciò che fanno, ciò che realizzano e non più su quanto dicono o comunicano. Esperto internazionale di nation e city branding, Anholt è stato il primo a coniare nel 1996 il termine ‘nation brand’ e a dedicarsi alla misurazione dei diversi parametri che concorrono a determinarne l’entità e il peso.
Per la prima volta ad una fiera del turismo in Italia, Anholt terrà al TTG Incontri di Rimini una keynote sul destination branding, riservata ai responsabili nazionali ed internazionali della promozione territoriale, nel corso della quale Anholt presenterà in anteprima i dati del nuovo Nation Brand Index. Attraverso questo indice creato ad hoc, Anholt è in grado di rilevare annualmente i punti di forza e le debolezze delle diverse nazioni, basandosi su 6 criteri: attività turistica, cultura, livello di vita della popolazione, stato della governance, gestione delle esportazioni e degli investimenti. Un argomento quanto mai attuale anche per il Belpaese che di recente ha lanciato il nuovo brand ‘Magic Italy’ argomento sul quale Anholt avrà occasione di esprimersi durante la masterclass, che si terrà a seguito del primo incontro.
Secondo Anholt qualunque luogo può trasformarsi in una destinazione turistica. L’importante è che abbia una propria personale storia da raccontare. Alla domanda su quali siano i requisiti indispensabili a un territorio per trasformarsi in destinazione turistica, risponde: “Il solo fattore in grado di garantire il successo è avere una storia forte da raccontare – dice – Paradossalmente, infatti, per alcuni segmenti di clientela, neppure la sicurezza o la pulizia sono più fattori indispensabili. E accade addirittura che la loro carenza sia invece percepita come un elemento di appeal caratterizzante il territorio. Ovviamente – precisa – si tratta di destinazioni per nicchie di viaggiatori estremamente contenute, che tuttavia possono fornire alle comunità residenti un sufficiente introito turistico”.
Quali sono allora oggi i Paesi che hanno storie interessanti da raccontare? “L’accresciuta sensibilità per l’ecologia e il fascino per le esperienze ‘spirituali’ e per le vacanze rigeneranti della mente, favoriscono senza dubbio lo sviluppo di mete quali il Sud America e l’Africa, che ruberanno fette di mercato a Paesi come l’Italia, la Spagna e la Francia, percepite come destinazioni di viaggio sicure, ma anche sorpassate e ‘scontate’ perché senza più nulla di nuovo da raccontare”. Per quanto riguarda il Vecchio Continente, Anholt vede una prossima forte affermazione di molte località del Nord Europa dove, alla bellezza del paesaggio, alla protezione dell’ambiente e a un apparato infrastrutturale evoluto, si uniscono culture semplici dal passato affascinante.
In Nation Brand Index 2008 (fonte: TTG 13 ottobre 2008) vedeva al primo posto l’Italia, con il primato per il brand turistico, seguita dalla Francia, terzo posto per la Spagna, temibile competitor del Belpaese, Gran Bretagna immediatamente a seguire il podio, Australia al quinto posto con un brand molto forte ma ancora numeri ridotti di turisti, Stati Uniti al sesto posto grazie al numero consistente di arrivi turistici, seguono in fondo alla classifica dei primi 8 posti, Canada e Giappone.
Grande attenzione, infine, alla sostenibilità sociale: TTG Incontri sta infatti preparando una fiera a basso impatto ambientale e sostiene il progetto di charity internazionale Just a drop, che si occupa di fornire acqua potabile alle aree del mondo dov’è difficile l’accesso alle risorse idriche.
A.P.
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