Da Venezia a Roma. Dalla serenissima alla città eterna, l’Italia si conferma capitale del grande cinema. Calato il sipario in laguna, dal 15 al 23 ottobre i riflettori si accendono all’Auditorium Parco della Musica per la quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Eventi speciali, retrospettive, incontri e soprattutto tanti film. Lo spirito della manifestazione si conferma lo stesso delle passate edizioni, un connubio fra vocazione popolare e qualità della proposta culturale. Un mix esplosivo che si propone di coinvolgere non solo gli appassionati di cinema ma anche i neofiti, coloro che non hanno mai preso parte ad un festival. Il valore della manifestazione, organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma, è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha concesso il Suo Alto Patronato.
Se la giuria del Festival di Venezia era di primissimo piano, quella di Roma non è da meno. Accanto ai membri italiani, l’architetto Gae Aulenti ed il regista Gabriele Muccino, ci saranno Senta Berger, attrice e presidente dell’Accademia del Cinema tedesco, lo sceneggiatore francese Jean-Loup Dabadie, la scrittrice e regista algerina Assia Djebar ed il regista russo Pavel Lungin. Il presidente, invece, sarà il regista americano di origine ceca Milos Forman, apprezzato per pellicole come “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, “L’ultimo inquisitore” e “Valmont”. “Sono davvero onorato dell’incarico che mi è stato assegnato – ha commentato Forman al momento della nomina ufficiale – l’Italia è sempre stato un forte punto di riferimento per me e per tutto il mondo del cinema”. In palio, come da tradizione, un Marc’Aurelio d’oro per il miglior film e due Marc’Aurelio d’argento per gli interpreti. Anche il pubblico sarà grande protagonista: tutti gli spettatori che parteciperanno alle selezioni ufficiali, infatti, potranno esprimere il loro gradimento sulle pellicole in concorso, votando per l’assegnazione di un Marc’Aurelio d’oro del pubblico, che equivale ad un contributo di 40.000 euro per l’opera vincitrice.
Dodici le opere in concorso, tra cui tre titoli italiani. “Viola di mare”, di Donatella Maiorca, con Valeria Solarino e Isabella Regonese. Un provocatorio racconto dell’amore tra due donne nella Sicilia patriarcale dell’800, tratto dal romanzo-inchiesta “Minchia di re” di Giacomo Pilati. “Alza la testa” di Alessandro Angelini con Sergio Castellitto nei panni di un padre che alleva il figlio adolescente nel culto della boxe. La storia di una famiglia che è anche il ritratto spietato dell’Italia di periferia e di confine. “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti con Maya Sansa e Alba Rohrwacher, una ricostruzione corale della strage di Marzabotto, vista con gli occhi degli umili, i contadini stretti tra partigiani e nazisti.
Non solo film d’autore, nel corso della rassegna capitolina spazio anche agli incontri ed ai documentari della sezione L’Altro Cinema/Extra curata da Mario Sesti che avrà come presidente di giuria il documentarista e scrittore Folco Quilici. Dopo stelle del calibro di David Croneberg, Bernando Bertolucci, Martin Scorzese e Francis Ford Coppola, gli ospiti d’onore di questa edizione saranno Meyl Streep e Paolo Coelho. L’attrice americana riceverà il Marc’Aurelio d’oro alla carriera, gli anni scorsi assegnato a Sean Connery, Sophia Loren e Al Pacino, e presenterà fuori concorso il film Julie&Julia di Nora Ephron. Una pellicola in cui interpreta la scrittrice di un libro di ricette culinarie, fonte d’ispirazione per la protagonista Amy Powell, segretaria frustrata che, proprio nella cucina, troverà nuova linfa vitale.
Paolo Coelho, invece, lancerà l’anteprima mondiale di “The experimental witch project”, lungometraggio basato sul suo libro “La strega di Portobello”, edito in Italia da Bompiani.
“Sono particolarmente felice di veder realizzato questo progetto che ha coinvolto un così grande numero di persone – ha spiegato Coelho – ora più che mai sono convinto che creare è condividere”.
La pellicola nasce da un’idea dello scrittore che ha indetto un concorso sul web ed ha scelto i migliori filmati pervenuti dalla rete, ciascuno dei quali rappresenta un capitolo del film. Il risultato è un originale esperimento narrativo, un’opera corale che ripercorre, attraverso il montaggio dello staff guidato dallo stesso Coelho, l’intera trama del romanzo.
Tra i documentari in cartellone spicca la retrospettiva dedicata al regista italiano Luigi Zampa. Un modo per mostrare alle nuove generazioni le sue opere che raccontano con humour spietato e profonda sensibilità morale l’Italia del dopoguerra. Per l’occasione verrà presentato in anteprima il restauro, realizzato da Sky in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, de La romana, il film con Gina Lollobrigida che Zampa diresse nel 1954. Fra le pellicole della retrospettiva anche quelle che hanno sancito il sodalizio tutto romano tra il regista ed Alberto Sordi: “Il vigile” del 1961 ed “Il medico della mutua” del 1968.
Il pubblico più giovane avrà la propria voce nella sezione Alice nelle città. Due le giurie che giudicheranno i film in concorso: una composta da ventinove ragazzi dagli otto ai tredici anni e l’altra costituita da trentacinque ragazzi dai quattordici ai diciotto anni, scelti sul territorio nazionale nel corso del ciclo di appuntamenti “Aspettando il festival” tra le scuole italiane. Tra le opere in concorso per questa categoria, attesa per “Marpiccolo”, film tratto da “Stupido”, il libro di Andrea Cotti che narra le vicende di un diciassettenne che lotta per cambiare il suo destino, sullo sfondo di una Taranto oppressa dalla malavita.
Ad ottant’anni dalla nascita e venti dalla scomparsa, la rassegna romana, renderà anche omaggio a Sergio Leone, una delle personalità più rappresentative del cinema italiano e mondiale, con la mostra Sergio Leone, uno sguardo inedito. Una rassegna curata da Gian Luca Farinelli che racconterà la figura del regista attraverso materiali e fotografie inedite di Angelo Novi.
Walter Astori