Saranno a breve trasferiti a Roma due Bronzi di Riace collocati attualmente nel Museo archeologico di Reggio Calabria. A rivelarlo sono stati il soprintendente archeologo Simonetta Bonomi ed il sindaco Giuseppe Scoppellitti. Scopo del viaggio saranno degli interventi di manutenzione e conservativi, resi necessari dal degrado dei due guerrieri.
L’occasione è offerta dalla chiusura per restauri del Museo archeologico il prossimo primo novembre, una chiusura prevista e che si colloca nell’ambito delle grandi opere per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Sede prescelta all’accoglienza dei due guerrieri sarà l’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro di Roma, l’unico a possedere le strumentazioni necessarie per il controllo. Ancora incerta, invece, la durata del restauro, che si prevede non inferiore a 5-6 mesi.
I reggini, timorosi e diffidenti nei confronti di questo progetto, hanno costituito un “Comitato per i Bronzi a Reggio” composto da enti, associazioni, sindacati, Amici del Museo ed Università con lo scopo non solo di chiarire i dettagli del viaggio di andata e, soprattutto, di quello di ritorno delle due statue, ma anche di vigilare sull’eventualità che ad essere restituita sia una copia. Oltre ai vari timori c’è poi anche il ricordo del restauro-indagine a porte aperte eseguito sui Bronzi nel 1994 proprio a Reggio. Un’operazione che portò nella città un notevole incremento di turisti e curiosi.
Per i due guerrieri, che già tempo fa erano stati protagonisti dell’idea di un possibile trasferimento alla Maddalena per il G8, sembra prospettarsi un futuro poco pacifico.
Laura De Santis