Anche quest’anno si è svolto a Roma, nella prestigiosa cornice di Villa Miani, il convegno “e-Government, e-Democracy”, giunto ormai alla quinta edizione ed organizzato dalla Fondazione SIAV Academy in collaborazione con Forum PA, Poste Italiane e Accenture. Al centro del dibattito i progressi fatti per rendere il patrimonio informativo del Paese, dai documenti ai libri, sempre più patrimonio pubblico ed accessibile. Un’occasione per un attento esame su dematerializzazione, firma digitale, posta elettronica certificata, fatturazione elettronica, accesso alle reti, interoperabilità e trasparenza dei procedimenti e del rapporti con i cittadini, con un occhio sempre rivolto alle più recenti normative, in particolare la riforma Brunetta, approvata in contemporanea allo svolgimento del Convegno.
La SIAV, da anni impegnata nel lancio della digitalizzazione dei documenti cartacei, si fa promotrice di quella che, a partire dal 2010, si annuncia come una vera e propria de materializzazione nella Pubblica Amministrazione. Tra le principali novità: la CIE (Carta d’Identità Elettronica), la CNS (Carta dei Servizi, che consentirà l’accesso per via telematica ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione, un ottimo sistema per snellire le snervanti code agli uffici), e la posta elettronica certificata, un procedimento che eliminerà tempi e costi della posta tradizionale.
Ottimi comunque i risultati sinora ottenuti, come ha spiegato il Generale della Guardia di Finanza, Mennato Possemato, promotore di un sistema informatizzato già in uso e che ha permesso alla GdF di snellire e velocizzare molte procedure, dalle trasmissioni semplici alle comunicazioni operative. Nota di merito anche per Poste Italiane, che ha realizzato l’avanguardistico processo per l’informatizzazione della GdF, ottenendo apprezzamenti e riconoscimenti a livello mondiale.
Resta solo da chiedersi se gli impiegati pubblici sono pronti alla rivoluzione tecnologica.
Laura De Santis