La Savoia e L’Alta Savoia sono dipartimenti francesi delle Alpi che fanno frontiera con la Svizzera e con l’Italia attraverso la Valle d’Aosta e la Valle di Susa. Si può percorrere il territorio tranquillamente in macchina o combinando rilassanti viaggi in treno e nave.
Per entrare in Savoia nell’atmosfera più romantica, puoi cominciare con una crociera sul lago Lemano verso Yvoire, nello Chablais francese. Le barche a vapore Belle Epoque, a ruote ad acqua, sono della Compagnia Generale della Navigazione e partono anche da Ginevra durante l’estate.
Yvoire è un’affascinante borgo medievale del 1306, strategicamente fortificato dal conte Amedeo V di Savoia, sulla riva del Lago Lemano, classificato tra i più bei paesi di Francia. Negli ultimi 50 anni ha vinto meritatissimi premi nazionali ed internazionali dell’infiorare, una tradizione iniziata dalle donne dopo la seconda guerra mondiale, quando l’agricoltura e la pesca avevano dato il via al turismo. Nessun balcone, facciata o aiuola è dimenticato.
Passeggiare ad Yvoire è una festa di colori e profumi, ultimata con la visita al “Jardin des Cinq Sens”, un labirinto interattivo, ricreato secondo l’arte dei giardini chiusi medievali. Le piante sono raggruppate appositamente per stimolare i nostri 5 sensi naturali. I bambini si divertono toccando foglie lanose che somigliano alle orecchie dei loro cuccioli e gli adulti assaggiando fiori dal sapore di cioccolata.
Uscendo dal giardino dei cinque sensi, ma continuando sul tema “gusto”, si aggiungono deliziosi piatti di pesce serviti negli accoglienti ristoranti del borgo, altrettanto stimolanti.
Da non perdere anche la visita alla Domaine de Rovorée e lo shopping tra le varie boutique esclusive, negozi di bellissimo artigianato e gallerie d’arte.
Per pernottare ad Yvoire vale la prenotazione anticipata nei 5 alberghi esclusivi del borgo.
Evian – Quasi tutto è acqua ad Evian Les Bain, la minerale più famosa del mondo, il lago di Ginevra, le fontane, le terme. L’acqua minerale di Evian deriva dalla pioggia e dalla neve che cadono sulla montagna e prima di arrivare alle fontanelle, impiega 15 anni per essere filtrata tra le sabbie e le rocce di quella zona alpina geologicamente perfetta e non contaminata dall’uomo.
La scoperta occasionale del beneficio dell’acqua minerale di Evian risale al 1790, quando il conte di Laizer cominciò a fermarsi durante le sue passeggiate a bere dalla fontana di Santa Caterina, nella proprietà di un certo Sig. Cachat. L’uomo che soffriva di mal di reni e fegato iniziò a notare un miglioramento nella sua salute ed alcuni medici iniziarono addirittura a prescriverla.
Il successo portò Cachat a recintare la sorgente e vendere la propria acqua. I primi “Bagni Evian” comparvero nel 1824 e due anni più tardi il re di Sardegna concesse l’autorizzazione per l’imbottigliamento. L’acqua di Evian era venduta nelle farmacie proprio come un medicinale.
Ancora oggi è possibile saziare la sete alla Sorgente Cachat (ex Santa Caterina), nella Avenue des Sources, costruita nel 1903 insieme alla sala delle acque, nella zona in cui nobili e persone di spicco si dedicavano a giornate di trattamento, benessere, riposo ed incontri.
Con la creazione della prima società per l’acqua minerale nel 1829, Evian ha accettato il suo destino turistico con la costruzione di terme, il Casinò, gli alberghi di lusso, la funicolare e il teatro.
Terme di Evian - raccomandata per il trattamento dell’affezioni delle vie urinarie, della digestione, conseguenze post-traumatiche dei reumatismi, rilassamento e balneoterapia.
Golf – Evian Masters Golf Club (Evian Royal Resort), 18 buche tra lago e montagna. Per una partita, un pranzo con vista magnifica o un momento di relax nel nuovo SPA. Il torneo professionale femminile internazionale si tiene ogni anno nella seconda metà di luglio.
Custodia dei bambini – Evian ha una tradizione storica nella cura dei bambini dei turisti, mentre i genitori si dedicano ai trattamenti termali, a gite o giocando a golf. La città offre una serie di centri d’accoglienza, nidi ed una lista di babysitters au pair.
Annecy - Ci vorrebbe una giornata intera per conoscere la città e godere la crociera sul bellissimo lago di colore turchese che porta lo stesso nome. Importante centro culturale e sportivo della Regione del Rodano-Alpi. La città è una festa d’energia con persone di tutte le età che praticano sport nautici, pallavolo, bicicletta ed incredibili manovre di parapendio, dalle cime delle montagne lungo il lago.
Annecy fu inserita ai possessi della Casa di Savoia nel 1401 sotto Amedeo VIII, primo duca di Savoia. Ha vissuto un declino politico aggiunto da una serie di incendi che la distrussero nel 1412 e 1448, per poi rinascere ancora più importante come sede episcopale, alla vigilia della riforma protestante del 1535. Accolse diverse ordini religiosi cattolici in fuga e diventò “capitale della controriforma” guidata da Francesco di Sales. E sono proprio di questo periodo molti dei monumenti ammirati oggi nella città.
Palais d’Isle (antiche prigioni): pare una nave ancorata tra le case. Edificato su una piccola isola in mezzo al fiume Thiou, era residenza del castellano di Annecy nel sec. XII, trasformato in prigione dai rivoluzionari nel 1864, oggi Museo Municipale. Conserva dei sacchi di juta che ancora oggi contengono gli atti processuali dei prigionieri. Furono salvati dagli attacchi dei topi perché erano appesi al tetto. L’espressione francese “l’affaire est dous le sac”, per dire che una faccenda è conclusa, può aver origine da quel tipo d’archivio.
Il Pont des Amours: vista romantica sul canale di Vassé, dove gli innamorati portano le loro ragazze in passeggiata nel primo incontro.
Castello di Annecy: ex residenza dei conti di Ginevra, oggi conservatorio d’arte e storia.
Rue Royale: negozi, caffè, giardini, la fontana del Puits Saint-Jean, cuore della vita commerciale e politica della città.
I canali d’acqua pulita e trasparente ci accompagnano durante tutta la camminata, riflettendo le nostre immagini e quelle dei palazzi, come a farci ricordare l’importanza di questo dono naturale.
Impossibile non collegare Annecy alla storia del filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau ed il suo rapporto con la baronessa Françoise-Louise de Warens, 12 anni più grande di lui. Rousseau lasciò Ginevra sedicenne nel 1728 e dopo ripetuti vagabondaggi arrivò ad Annecy, dove un prete lo accolse e lo raccomandò a Madame de Warens, a servizio del re di Sardegna per convertire i calvinisti al cattolicesimo. Visse con lei nutrendo la fantasia dei pettegoli, senza mai confermare i sospetti di rapporti erotici. Sulle pagine delle sue “Confessioni”, esprime la volontà che una “Balaustra d’Oro” circondasse il luogo dove incontrò Éléonore. E così hanno fatto ad Annecy, proprio dove sorgeva una volta la loro abitazione.
Kelly Jones