Finalmente è uscito “A farewell to beat”, un documentario di Luca Facchini, che narra il viaggio di Fernanda Pivano, recentemente scomparsa all’età di 92 anni, nei luoghi della “sua” amata America. Per la prima volta la Pivano parla di sé e della sua vita: l’infanzia trascorsa a Genova, l’amicizia che l’ha legata a Fabrizio De Andrè, il trasferimento a Torino e poi a Milano. La sua esperienza in America, la guerra, la lotta partigiana, gli amori e i viaggi in Oriente. Tutto in un film in cui tutto è visto attraverso gli occhi della protagonist, che parla apertamente delle emozioni provate, delle persone, che hanno segnato la sua vita: l’amicizia con scrittori del calibro di Kerouac, Ginsberg, Hemingway e molti altri.
Fernanda Pivano è una delle figure di rilievo della scena culturale italiana, testimone e protagonista dei fermenti letterari più importanti del XX secolo. È grazie a lei, infatti, che in Italia sono stati pubblicati e diffusi opere e autori della cosiddetta Beat Generation. Esperta conoscitrice di letteratura e narrativa americana, nel suo libro “Un po’ di emozioni”, pubblicato nel 2003, ma che accompagna l’uscita del documentario, l’autrice parla liberamente della sua esperienza, del ricordo e delle sensazioni vissute negli States. Nelle pagine emergono frammenti di vita, ricordi, episodi simpatici, tutto raccontato nello stile unico di Fernanda Pivano.
(“A Farewell to beat”, Fernanda Pivano, DVD+libro, edizioni Fandango Libri, € 20,00)
Ambra Fiorin