Dopo il fortunato “Generazione mille euro”, Alessandro Rimassa e Antonio Corvaia ci riprovano con “Jobbing”, una guida alle 100 professioni più nuove e più richieste. Giornalista e autore televisivo, Alessandro Rimassa, milanese, ci spiega il segreto de suo successo e di come ognuno può riuscire ad ottenerlo.
Alessandro, perché un libro come Jobbing?
L’idea nasce, in verità, da una conversazione ascoltata in spiaggia tra due ragazzi, entrambi laureati in Relazioni Pubbliche. Parlavano di professioni come merchandiser o buyer ed io non capivo stessero parlando esattamente. Ma non ero l’unico: anche uno dei due ragazzi non capiva quali fossero le differenze tra le due professioni, per le quali di fatto aveva studiato. Forse è proprio qusto il problema: capire come funziona esattamente il mondo del lavoro. E da lì nasce l’idea di fare un dizionario, una guida, un manuale alle 100 professioni più attuali. Le università oggi propongono corsi sempre più specifici che dovrebbero formare per professioni specifiche, ma in realtà le università formano in modo teorico prendendo le distanze dal mondo del lavoro. Per questo ho ritenuto fosse importante spiegare a chi inizia l’università o a chi vuole (deve) riproporsi sul mondo del lavoro, quali sono le professioni, come funzionano, il percorso di studi, le possibilità di carriera, di contratto, di guadagno.
Cosa ne pensi dell’attuale sistema del lavoro in Italia?
In Italia il sistema del lavoro non poco è funzionante, ma poco funzionale, poco organizzato. Il nostro è un paese purtroppo poco meritocratico, dove il lavoro si trova per lo più per conoscenza che non vuol dire sempre raccomandazione: i dati dicono che il 70% delle persone trovano lavoro per conoscenza. Magari perdi il lavoro senza sapere che nella porta accanto alla tua stanno cercando una figura come te. C’è poca trasparenza nella ricerca. Per questo bisogna essere intraprendenti ed innovativi, ma soprattutto scovare le professioni più richieste dal mercato. Diventare imprenditori di noi stessi, questo è il segreto.
Dopo Generazione mille euro, un manuale per trovare lavoro. Cosa consigli ai giovani in cerca un’occupazione?
I giovani devono innanzitutto capire qual è il lavoro che cercano: sempre più spesso si vedono persone mandare curriculum un po’ a caso, senza un obiettivo preciso. Lo scopo di “Jobbing” è proprio non è semplicemente una serie di consigli su come trovare lavoro o sulle tecniche per scrivere un curriculum; è una guida che può indirizzare i giovani nella loro carriera professionale. “Jobbing”, raccogliendo le nuove tendenze del mercato del lavoro, aiuta a scegliere l’occupazione più adatta, puntando su sé stessi con scelte mirate.
Il precariato può frenare la creatività dei giovani?
Il precariato sicuramente è un limite per la creatività dei giovani. Proprio alcuni giorni fa, Mtv manda a casa 100 precari perchè non vogliono sottostare a firmare contratti precari. In questo modo intrappoli la creatività perchè sostituisci gente che ha una creatività forte e consolidata con persone con meno esperienza. Paradossalmente le pubblicità e gli slogan di Mtv sono sinonimo di creatività e sono ideati proprio da coloro che vengono espulsi dal mondo del lavoro. Il precariato ha senso solo se si traduce in flessibilità, ma il nostro mercato del lavoro è impantanato e poco disponibile ai cambiamenti. Il precariato diventa un arma in mano al datore di lavoro a scapito del livello di professionalità del lavoratore.
Esiste ancora la “generazione mille euro”?
“Generazione mille euro” è un libro che ha fotografato una generazione che era reale nel 2005 quando è uscito. Oggi non è la situazione attuale, ma una speranza di molti: prima 1000 euro era lo stipendio minimo con cui si cercava di arrivare a fine mese tra mille difficoltà, oggi sono tanti i giovani che spererebbero di vivere con mille euro al mese. Il che vuol dire che c’è un problema sociale diffuso che né i governi di centro destra né di centro sinistra hanno mai preso seriamente in considerazione . Oggi dovremmo chiamarla generazione 700 euro.
Quale il ruolo dei new media nella promozione del tuo libro?
“Generazione mille euro” è un libro nato su internet con il successo del mio blog: grazie al passaparola il mio sito ha avuto un boom di contatti. I new media credo siano “democratici” nel senso che permettono chiunque di fare un libro e di diffonderlo. Noi lo abbiamo fatto con un libro, ma si può realizzare tante altre idee. Quella meritocrazia e trasparenza di cui soffre la mancanza il mercato italiano grazie a internet diventano sempre più concrete e reali. Internet premia la creatività più di qualunque altro mezzo di comunicazione. Ora, ad esempio, sto realizzando programma televisivo ispirato a “Jobbing”, “Italian Job” - va in onda su La 3, la televisione per videofonini - che racconta storie di professionisti, di “italian jobs”, di chi si è inventato la professione più strana. Molte di queste storie diventano storie di successo professionale proprio grazie al web. Non bisogna mai dimenticare che internet è una grande possibilità per i giovani e per i loro progetti.
Sara Macinante
(Nella foto a sinistra Alessandro Rimassa, a destra Antonio Corvaia)