E’ Stabat mater di Tiziano Scarpa, edito da Einaudi, il libro che si è aggiudicato il 63° Premio Strega: una vittoria sul filo del rasoio ottenuta con 119 voti contro i 118 di Il bambino che sognava la fine del mondo (Bompiani) di Antonio Scurati.
La cinquina si è conclusa con al terzo posto Massimo Lugli, L’istinto del lupo (Newton Compton), con 58 voti. Quarta Cesarina Vighy, L’ultima estate (Fazi) con 36 voti. Quinto Andrea Vitali, Almeno il cappello (Garzanti) con 28 voti. Il libro vincitore è impostato come una lettera appassionata, senza alcun destinatario: la protagonista è Cecilia, una sedicenne abbandonata da bambina in ospedale dalla madre. Suona il violino per abitudine fino all’incontro con un giovane insegnante che le cambierà la vita: Antonio Vivaldi.
La storia ambientata nella Venezia della prima metà del XVIII secolo è un’opera narrativa intimista dal profondo respiro poetico. Il premio Strega è ritenuto il premio più importante del panorama editoriale italiano e l’edizione 2009 va allo scrittore veneziano: Scarpa, considerato un autore originale del panorama letterario italiano, è uno degli scrittori di Primo Amore, un blog, ma anche una rivista che rappresenta un punto di riferimento a chi cerca qualcosa di alternativo che vada oltre la letteratura main stream.
Il premio va ad un autore valido, serio e impegnato che ha, così, la possibilità di arrivare al grande pubblico grazie alla risonanza mediatica che avrà con la vittoria di questo premio.
A.F.
(Nella foto lo scrittore Tiziano Scarpa)