Con noi contro la violenza sulle donne” è questo lo slogan di “Accendiamo la notte”, la corsa notturna non competitiva organizzata dall’Uisp nazionale, con la collaborazione del comitato Uisp di Roma, che si svolgerà sabato 13 giugno alle ore 21,30 a Roma (quartiere Quadraro) con il patrocinio del X Municipio.
L’evento, ideato e promosso dal Coordinamento Donne Uisp, è aperto a tutti, donne e uomini di ogni età e nazionalità, sportivi e non, mossi dalla voglia di riempire le strade per “accendere” la notte e riappropriarsi dello spazio urbano.
Il percorso di 3 km, con partenza ed arrivo a piazza dei Tribuni, si snoderà lungo via dei Consoli e viale Giovanni Bosco. Si potrà correre, camminare, andare in bicicletta o sui pattini, ma anche ballare e cantare, esprimendo il proprio modo di muoversi e partecipare. Alla partenza verrà distribuito un braccialetto fluorescente ma l’invito è quello di munirsi di una luce (una pila, una torcia, una candela…) per illuminare simbolicamente gli spazi della vita di tante donne e uomini, per accendere la città e renderla un luogo sicuro anche nelle ore notturne. La partecipazione è completamente gratuita.
Negli ultimi mesi una campagna mediatica distorta ha ricondotto la violenza sulle donne alla presenza degli stranieri in Italia, strumentalizzando il corpo femminile, trascurando il fatto che molte delle violenze avvengono in ambiente familiare o domestico, e avallando così la legittimazione delle ronde sul territorio urbano.
Il Coordinamento Donne Uisp ha voluto perciò dare un segnale e dire no alla violenza sulle donne nel modo che più gli si addice, ovvero attraverso l’utilizzo dello sport e del movimento.
Aderiscono ad “Accendiamo la notte”: Arci Lazio, Casa Internazionale delle donne, Cgil Nazionale, Politiche di Pari Opportunità, tempo libero e sport, Cisl Roma, Cgil Roma Sud, Coordinamento donne Cgil Roma e Lazio, Focus - Casa dei Diritti Sociali, Libera, Telefono Rosa, Uil Roma e Lazio, Coordinamento Pari Opportunità.
“La tendenza, diffusa tra i mass media e in settori della società – ha spiegato Stefania Marchesi, consigliere nazionale Uisp - è quella di richiamare l’attenzione sul problema della violenza sulle donne soltanto in situazioni di emergenza, sull’onda del clamore e dei fatti di cronaca. Spesso tale emotività viene strumentalizzata in favore di proposte che non rappresentano le donne e che perpetuano la violazione nei loro confronti”.
I.B.