Lo scorso 29 aprile uno straordinario Crepuscolo degli dei di Wagner ha inaugurato la settantaduesima edizione del Maggio musicale fiorentino. Tuttavia l’appuntamento di quest’anno con una tra le più prestigiose manifestazioni musicali internazionali rischia di passare agli annali non solo per la tradizionale qualità degli spettacoli in programma, ma anche per il budget tristemente ridotto a disposizione della sovrintendenza.
La finanziaria dello scorso autunno ha inaridito il Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo, la fonte di denaro pubblico gestita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che placa la sete degli enti lirici e che sostiene musica, cinema, teatro, danza e circo. I tagli vanno avanti già da otto anni e per quest’anno la riduzione è stata maggiore: da 560 a 380 milioni circa. A causa dei tagli, che hanno colpito in modo particolare i 14 Enti lirici italiani, gli organizzatori del Maggio hanno dovuto rivedere il cartellone. Sono stati eliminati alcuni eventi come il Macbeth di Giuseppe Verdi e il Billy Budd di Benjamin Britten. Il sovrintendente Francesco Giambrone, per sensibilizzare il pubblico e per protestare contro la politica del governo, oltre agli scioperi, come altri storici teatri italiani, ha ideato una campagna pubblicitaria in cui i musicisti suonano senza strumenti, tenendo nelle mani il vuoto. Lo stesso direttore principale dell’Orchestra del Maggio Musicale fiorentino Zubin Mehta ha più volte invitato i vertici dell’esecutivo a smettere con i tagli.
Gli organizzatori hanno però potuto contare su un aumento dei fondi stanziati dalla amministrazione provinciale: alla Fondazione del Teatro del Maggio Fiorentino è giunto un milione di euro, che si è aggiunto ai consueti finanziamenti.
Nonostante le difficoltà economiche, anche a causa della minore capacità di spesa degli Enti locali e della crisi che ha colpito le banche e le loro fondazioni, il programma presenta innumerevoli eventi di valore. Dopo il già ricordato concerto di apertura, diretto da Mehta e allestito dalla compagnia teatrale catalana Fura dels Baus, il pubblico fiorentino e non solo potrà apprezzare dal vivo le doti artistiche e il talento di molti nomi prestigiosi della lirica e del teatro, impegnati in numerose prime assolute o italiane. Riccardo Muti, già a lungo Direttore Musicale del Maggio, porterà in scena la Missa defunctorum di Paisiello, mentre Claudio Abbado dirigerà l’Orchestra Mozart. Una prima assoluta è il Patto di Sangue di Matteo D’Amico, opera contemporanea con cui il Maggio mantiene l’impegno di inserire nel cartellone ogni anno una produzione inedita. Altra prima assoluta è lo spettacolo Firefly dell’ex ballerino dei Momix Anthiny Heinl. Un grande concerto di Mozart dell’Orchestra del Maggio celebrerà la riapertura, dopo lunghi anni di restauri, del Teatro del Popolo di Castefiorentino, l’8 maggio.
Tra gli altri grandi artisti, si segnalano le performance del giovane prodigioso pianista cinese Lang Lang e del compositore Premio Oscar Michael Nyman; di Leo McFall, al suo esordio assoluto in Italia che dirigerà l’orchestra in musiche di Beethoven, Strauss e Dvoràk; di Elio, impegnato da solista in Elio è Frankenstein, in cui interpreta l’opera neogotica Frankenstein Pan-Demonium per chansonnier ed ensemble di Heinz Carl Gruber, prima di intrattenere il pubblico con una rivisitazione del suo repertorio. La performance di Elio fa parte del cartellone di Maggio Off, dedicato agli altri generi musicali, che prevede, tra l’altro, il concerto del Mario Bellavista Quintet, del Roberto Cacciapaglia Trio, nonchè incontri con il pubblico, presentazione di spettacoli e prove aperte. Il Festival si concluderà ad inizio luglio. Il primo luglio sarà dedicato al Galà di danza, mentre il giorno seguente Zubin Mehta dirigerà ancora una volta l’Orchestra nel concerto di chiusura con il Requiem di Verdi, composto per celebrare la morte di Alessandro Manzoni. Ad entrambi gli eventi faranno da cornice i magnifici Giardini di Boboli di Palazzo Pitti.
La prossima edizione del Maggio Musicale Fiorentino è, molto probabilmente, la penultima edizione che si svolge nelle sedi tradizionali. Per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, tra due anni, sarà costruito nel capoluogo toscano un parco della musica. La struttura sorgerà nella zona di Porta di Prato, tra il Parco delle Cascine e la Stazione Leopolda, in una zona dismessa delle Ferrovie dello Stato. Il nuovo teatro avrà due grandi sale da musica e una torre scenica di 35 metri: la sala grande sarà da 1.800 posti e 11 palchi, quella piccola da 1.100, mentre la cavea all’aperto potrà ospitare 2.600 spettatori. Probabilmente ad inaugurare il nuovo teatro sarà l’Aida, sempre sotto la direzione del maestro indiano Zubin Mehta, sostenitore insieme alla moglie Nancy della Fondazione del Maggio.
Vito Miraglia
(Nlla foto esecuzione del Maggio fiorentino)