Fondato nel 1998 dal regista italiano Enrico Castiglione per impulso di Giovanni Paolo II con l’obiettivo di creare a Roma, capitale mondiale del Cattolicesimo, evento dedicato allo straordinario patrimonio artistico del Cristianesimo in occasione del Grande Giubileo, il Festival di Pasqua propone da oltre dieci anni a Roma un intenso calendario di concerti ed eventi di Musica Sacra di grande prestigio internazionale, avvalendosi di complessi corali, orchestrali ed artisti di chiara fama mondiale, offrendo programmi del grande repertorio sacro dalla nascita dell’oratorio come forma di elevazione liturgica in musica alle più recenti e significative creazioni contemporanee, ma anche e soprattutto prime mondiali e riscoperte di opere, oratori e concerti dimenticati se non addirittura mai più eseguiti in Italia e nel mondo.
Durante il corso della sua storia si sono esibiti al Festival di Pasqua artisti del calibro di Montserrat Caballé, Renato Bruson, José Carreras, Mstislav Rostropovich, José Cura, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Pablo Colino, Lorin Maazel, spaziando dalla sempre fin troppo trascurata musica gregoriana e polifonica alla valorizzazione delle pagine dei grandi compositori d’ogni tempo, da Georg Friedrich Haendel ad Antonio Vivaldi, da Wolfgang Amadeus Mozart a Jules Massenet, da Johann Sebastian Bach a Nino Rota, da Gioachino Rossini a Leonard Bernstein, da Alessandro Scarlatti a Giovanni Pierluigi da Palestrina, da Luigi Cherubini a Lorenzo Perosi, da Tommaso Albinoni a Ludwig van Beethoven: esecuzioni divenute storiche, trasmesse dalle principali reti televisive internazionali, oggi tutte disponibili in compact disc e dvd distribuiti in tutto il mondo.
Quest’anno il calendario della musica sacra, itinerante nelle più belle chiese e basiliche della capitale, presenta molti eventi straordinari, per godere appieno l’atmosfera spirituale della Pasqua. Si comincia la Domenica delle Palme, il 5 aprile, con il Concerto d’Inaugurazione per la Pace e il Dialogo che vedrà Johann Sebastian Bach protagonista presso la Basilica di Santa Andrea della Valle, nel segno dell’universalità della Musica Sacra scritta dal più grande interprete del “sacro in musica” di tutti i tempi. Il giorno dopo, presso la Basilica di Santa Sabina si renderà omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina con il Canticum Canticorum. Un concerto originalissimo, di rarissimo ascolto, che offre la cantillazione in lingua originale (ebraico antico), ponendo l’ascoltatore di oggi di fronte alla fascinosa e ricercata ricchezza della metrica e della fonetica dell’antichissima fonte letteraria, attualizzata nella bellissima traduzione di Mons. Gianfranco Ravasi (che correda il commento videografico da artisti romani del Rinascimento) e sostanziata musicalmente dal capolavoro palestriniano. Punto d’incontro tra Oriente e Occidente, arcaicità e modernità, alla riscoperta anche del testo tratto dall’Antico Testamento, considerato il più poetico della Sacra Scrittura.
Come detto all’inizio, Haendel sarà celebrato martedì 7 aprime con “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno”, l’attesa riscoperta di uno dei più celebri capolavori della Musica Sacra eseguito per la prima volta proprio a Roma nel 1707, composto su libretto del Card. Bendetto Pamphili, affidato all’interpretazione di uno splendido gruppo di musicisti specializzati nella musica antica e barocca, sotto la direzione di Lorenzo Tozzi, già protagonista della terza edizione del Festival di Pasqua in occasione dell’esecuzione integrale nel 2000 de La Rappresentatione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri, registrato presso la Basilica Papale di San Paolo e già disponibile in dvd.
Mercoledì 8 aprile, invece, sarà di scena l’Ein Deutsche Requiem, nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Il più possente, monumentale ed affascinante affresco di Musica Sacra composto da Johannes Brahms, grande esponente del tardo romanticismo sinfonico, uno dei capolavori più intensi della storia della Musica presentato per la prima volta nei programmi del Festival di Pasqua, diretto per l’occasione da Paolo Ponziano Ciardi, già apprezzato protagonista nelle precedenti edizioni dell’esecuzione di capolavori di Franz Joseph Haydn e di Luigi Cherubini, di cui proprio per il Festival di Pasqua ha diretto e registrato televisivamente il Requiem, già disponibile in dvd.
La Domenica di Pasqua, il 12 aprile, sarà festeggiata presso Basilica di Santa Maria in Ara Coeli con Andrew T. Miller. Uno dei più apprezzati compositori americani del nostro tempo e l’incontro con il Sacro: da qui nasce lo spettacolare oratorio The Birth of Christ, rappresentato per la prima volta in Italia e scelto quest’anno per il tradizionale appuntamento del Concerto della Domenica di Pasqua. Un omaggio alla Musica Sacra contemporanea presentato dalla Broadwings Foundation che testimonia ancora una volta l’attenzione del Festival di Pasqua non solo verso l’eccezionale patrimonio storico e musicale di oltre duemila anni di Cristianesimo, ma anche verso gli autori che compongono e sentono il “sacro” nella nostra moderna civiltà. Un cast eccezionale, interamente proveniente dal teatro musicale di Broadway, musica romantica pervasa d’ispirazione moderna per un Concerto di Pasqua che non mancherà di essere ricordato come uno dei momenti più emozionanti della sua ormai più che decennale storia.
Infine, la chiusura del Festival renderà omaggio alla celebrazione dell’Anno Paolino dedicato al Bimillenario di San Paolo. Dopo aver inaugurato lo scorso 30 Giugno 2008 l’Anno Paolino con l’eccezionale Concerto di apertura in cui Lorin Maazel ha diretto in mondovisione La Creazione di Franz Joseph Haydn proprio presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, il Festival di Pasqua chiuderà l’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI con l’esecuzione in prima assoluta dell’oratorio appositamente composto da Sergio Rendine su libretto di Roberto Mussapi presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le mura. Un altro appuntamento con la Musica Sacra che sarà trasmesso dalla RAI in mondovisione con la regia in alta definizione di Enrico Castiglione, a cui assisteranno le più alte autorità ecclesiastiche e civili, a chiusura del Bimillenario di San Paolo.
Nicola Bellodi