Un nuovo Egitto

Un nuovo Egitto

Durante l’ultima edizione del TTG Travel Experience di Rimini con il Presidente dell’Ente del Turismo Egiziano, Sig. Ahmed Youssef, abbiamo parlato del rilancio turistico di un Paese che negli ultimi tempi si è riscoperto meta particolarmente amata dagli italiani.

Presidente dell’Ente del Turismo Egiziano, Sig. Ahmed Youssef

Sarà la punta di diamante della nuova e rinnovata offerta turistica del 2020: l’apertura del Grande Museo Egizio nella piana di Giza. Un evento “internazionale”, come lo ha definito il Presidente dell’Ente del Turismo Egiziano, che catalizzerà le attenzioni di tutto il mondo, e che sarà volano della rinascita turistica di questo territorio. I numeri dei recenti flussi turistici sono promettenti e, in particolar modo per quanto riguarda il mercato italiano, il trend è in progressiva crescita.

Valorizzazione di nuove destinazioni, misure di sicurezza intensificate, attività promozionali parallele sono le fondamenta su cui l’Egitto ha saputo ricostruire la sua nuova primavera. Una nuova primavera di cui il Presidente dell’Ente Turistico ha parlato così …

Presidente, quale è stato il trend che ha guidato il turismo italiano in Egitto nel 2019 e quali sono le previsioni per il 2020?

Gli italiani stanno progressivamente tornando in Egitto, parliamo di un incremento di quasi il 40% rispetto all’anno precedente e secondo le previsioni avremo una crescita ancora maggiore per il 2020: credo di poter dire che supereremo il mezzo milione di italiani che si recheranno in visita nel nostro Paese.

Per quanto riguarda le mete, finora abbiamo visto che gli italiani prediligono maggiormente il Mar Rosso. In particolar modo, però, negli ultimi mesi c’è stato un grande incremento per quanto riguarda le crociere verso Luxor.

Cosa può dirci riguardo l’offerta turistica che l’Egitto propone?

L’Egitto è un territorio molto ricco di destinazioni e prodotti destinati al turismo. Dico sempre che abbiamo tutto da offrire ai visitatori, tranne la neve e la possibilità di sciare (ride, ndr). Abbiamo per esempio la miglior cucina del middle est africano, e per questo invito a provare la nostra gastronomia, stiamo inoltre promuovendo l’hiking montano e i safari nel deserto. Diamo impulso in pari misura alle numerose destinazioni e ai prodotti che l’Egitto riesce a offrire.

Non mancano anche gli eventi di interesse culturale e dal grande richiamo internazionale, come è stato il caso della spettacolare esecuzione nello scenario delle grandi Piramidi e della Sfinge de l’Aida di Giuseppe Verdi. Avete iniziative simili in programma anche per il prossimo anno?

L’evento maggiore, previsto per la seconda parte del 2020, sarà l’apertura del Grande Museo Egizio a Giza. Penso che, ancora una volta, sarà un evento globale, che non interesserà solamente l’Egitto. Si tratta del più grande museo a livello mondiale dedicato a una singola cultura e a renderlo unico saranno nuovamente le Piramidi che gli fanno da sfondo.
Considerando anche il grande successo riscosso dalla mostra organizzata a Parigi per celebrare il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon abbiamo in programma di discutere presto con Zahi Hawass, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, per organizzare questa esposizione o questo tipo di eventi anche in Italia.

Crede nel ruolo che possono avere social media come Facebook o Instagram nella promozione turistica?**

Collaboriamo come Ente Turistico con una compagnia internazionale specializzata in social media e stiamo discutendo di un’importante opera di promozione attraverso questi canali. Nello specifico per ogni mercato pianifichiamo delle campagne basate sulle fasce d’età, la stagione, le destinazioni ecc. Inoltre, negli anni passati abbiamo invitato numerosi influencer a visitare l’Egitto. Non solo quindi organizziamo viaggi destinati a giornalisti e stampa ma anche a personaggi con grande seguito sui social. Stiamo lavorando molto sotto questo punto di vista.

State intensificando anche le misure di controllo e di sicurezza nel vostro Paese, ce ne vuole parlare?

Negli ultimi anni il governo egiziano ha investito milioni di dollari in sicurezza, con personale debitamente addestrato e molte videocamere per le strade, negozi e luoghi pubblici. La polizia è formata con tecniche all’avanguardia e ha in dotazione un nuovo equipaggiamento. Negli aeroporti, inoltre, ci sono misure di sicurezza molto alte e posso dire che l’averle incrementate ha favorito la crescita turistica. In molti stanno tornando in Egitto perché si sentono più sicuri rispetto a qualche anno fa.

Per chiudere, ha posti “inediti” da suggerirci per il 2020?

Sicuramente il porto mediterraneo di El Alamein è uno dei nostri tesori meno conosciuti. Stiamo cercando di incrementare il flusso turistico anche con grandi investimenti per quanto riguarda le infrastrutture nel territorio e nella costruzione di nuovi hotel e appartamenti. Il futuro sarà nell’area mediterranea dell’Egitto, che stiamo progressivamente sviluppando e valorizzando.