Marsiglia, tutto il bello che c’è!

Marsiglia, tutto il bello che c’è!


Marsiglia
, vivace capoluogo della Provenza, non è una città facile, tutt’altro. Con questo però non ho intenzione di scoraggiarvi, ma solo di mettervi in guardia, perché nonostante tutto merita comunque di essere visitata. Se state considerando l’idea di partire per Marsiglia preparatevi quindi a prendere appunti su alcune semplici regole da mettere in pratica durante il vostro soggiorno e su tutto il bello che c’è da vedere!

Svetta, geograficamente parlando, la basilica di Notre Dame de la Garde. Quest’edificio religioso di metà ‘800 domina dall’alto la città con la sua silhouette snella, il colore bianco e la grande statua della Vergine col Bambino al di sopra del campanile. Senza di lei lo skyline marsigliese non sarebbe lo stesso; è visibile infatti da più punti e, viceversa, il panorama di cui si può godere una volta scalata la collina su cui sorge è davvero mozzafiato!

Sono visitabili sia la chiesa che la cripta sottostante, le cui pareti sono affollate da ex voto di fedeli in segno di riconoscenza verso la Madonna della Guardia, protettrice dei marinai e nientemeno che della squadra di calcio locale! Qui si trova inoltre un piccolo museo e un negozio di souvenir riccamente fornito.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, è consigliato indossare scarpe e indumenti comodi, visto che si tratta di un percorso impervio non esattamente ben tenuto, nonché di prepararsi alle forti raffiche di vento che caratterizzano questa zona.

La Major

Occupano il secondo e terzo posto del podio la cattedrale neobizantina di Santa Maria Maggiore, detta dai cittadini La Major, e l’adiacente MuCem, il Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo. Quest’ultimo è collegato al seicentesco Fort Saint-Jean grazie a una lunga passerella in cemento fibrato, sospesa a 19 metri di altezza, e presenta una struttura cubica di grande interesse architettonico. L’edificio è avvolto da una sorta di ragnatela, una rete che lascia filtrare la luce creando suggestivi effetti visivi, specie al tramonto, e sebbene abbia pochi anni di vita è già diventato un simbolo della città.

Medaglia di legno per il Musée Cantini, una piccola galleria d’arte – gratuita per gli studenti – che raccoglie opere dei principali movimenti artistici del ‘900: dal fauvismo al puntinismo e cubismo, dal surrealismo a dada. Accanto alla collezione permanente vengono allestite anche esposizioni temporanee, peccato però sia più che altro un museo per gli “addetti ai lavori”. Visto il genere d’arte che propone, di non facile approccio nemmeno per gli appassionati, la visita è consigliata a coloro che sono realmente interessati.

L’Ombrière

Non lontano si spalanca alla vista il Vieux Port, cuore pulsante della città, il quale accoglie l’Ombrière progettata da sir Norman Foster. Si tratta di una semplice copertura a specchio al di sotto della quale si accalcano spesso gruppi di persone attorno ad artisti di strada e crew di ballerini che danno spettacolo al riparo dai raggi del sole. Una lastra monumentale che lega insieme terra, mare e cielo, e che è parte di un più ampio progetto di riqualificazione della zona messo in atto nell’ultimo decennio. In occasione della nomina di Marsiglia a Capitale europea della cultura 2013 sono stati riconvertiti appunto molti edifici e aperti nuovi cantieri firmati da architetti di fama mondiale come Massimiliano Fuksas, Stefano Boeri e Frank Gehry.

Qui c’è da fare molta attenzione! La zona del porto è trafficatissima e gli scippi avvengono sotto gli occhi di tutti con una destrezza magistrale. Per non parlare delle automobili che, a Marsiglia, sembrano avere un codice della strada tutto loro (altro motivo per tenere gli occhi aperti). Cercate perciò di portare con voi poco contante ed evitate alcuni quartieri come il rione Castellane.

Palais longchamp

Tornando ai luoghi d’interesse, vanno poi segnalati: il Palais Longchamp, bello dall’esterno ma niente di più, e vale lo stesso per l’Arc de Triomphe (o Porte d’Aix), collocato in un’area piuttosto malfamata. Concedetevi poi – preferibilmente di giorno – una passeggiata nel quartiere Panier, una foto sulla super instagrammabile Escaliers du Cours Julien e una capatina al Musée du Savon.

Viaggiatrice Indipendente