Mangiare a Salerno, dove degustare i classici della tradizione

Mangiare a Salerno, dove degustare i classici della tradizione

Che vi troviate a Salerno per un soggiorno lungo o siate solo di passaggio, non importa, ciò che conta è che non potete perdervi i classici della cucina campana per niente al mondo! E se il vostro dilemma è se scegliere il dolce o il salato, la risposta è semplice: entrambi. Ecco qui di seguito quali cibi assaggiare e dove:

LA SFOGLIATELLA

A colazione o a merenda, è sempre ora di una sfogliatella! Sembra lo slogan di una pubblicità ma è esattamente così. Vi consiglio l’Antica Pasticceria di Giulia Chianese, in via Giovanni da Procida. È la più antica della città, viene gestita dalla stessa famiglia dal 1860, come recita l’insegna e, credetemi, le sue sfogliatelle sono perfette! L’ambiente è piccolo ma caratteristico, produce pastiere, sfogliatelle, biscotti secchi e frolle di vario tipo. Il costo di una sfogliatella: 1,50€. Troverete inoltre in vendita il limoncello amalfitano, il mandarinetto, liquori alle mele o al pistacchio e tantissime altre varianti! Quindi se volete degustare la storia e la tradizione, venite qui!

La sfogliatella originale, la cosiddetta sfogliatella Santa Rosa, nasce a Conca dei Marini in provincia di Salerno, in un convento dedicato alla santa da cui prende il nome. Spesso, sbagliando, le si attribuisce invece un’origine napoletana. Va ricordato comunque che esistono almeno tre diverse versioni della sfogliatella: la riccia, la sfogliatella Santa Rosa e la frolla. Il ripieno è sostanzialmente identico, ciò che cambia è l’esterno: nelle prime due si conserva la classica forma a conchiglia, l’ultima ha più l’aspetto di un piccolo panino.

IL BABBÀ

Il più classico tra i classici, non uno fra i tanti ma IL dolce per eccellenza, famoso al punto tale da diventare a seconda dei casi un insulto o un complimento: il babbà, al rum o ripieno di panna (talvolta di cioccolato). Si tratta stavolta di un dolce napoletano e ha alle spalle una storia secolare che lo fa risalire al re di Polonia e poi alla Francia.

Nella foto trovate le due varianti che ho assaggiato nella pasticceria Blanco, all’inizio di Corso Vittorio Emanuele. Una vera delizia per il palato! Se arrivate a Salerno in treno, non avrete problemi a raggiungerla: dista solo 50m dalla stazione centrale. Potete quindi ingannare l’attesa tra un treno e l’altro, o rifocillarvi dopo il viaggio, in questo piccolo angolo di paradiso.

Ma parliamo di prezzi, qui un babbà classico costa 2,50€, assolutamente nella media! La ditta della famiglia Blanco nasce nel 1891 a Torre del Greco e vanta moltissimi premi per le sue creazioni. D’estate per rinfrescarvi dal caldo non esitate a provare il loro inimitabile latte di mandorla.

LA ZEPPOLA

Altro dolce, altra disputa sulla paternità di questa prelibatezza! La zeppola è un dolce tipico della festa del papà, tanto da essere nota col nome di zeppola di San Giuseppe (19 marzo), ma la trovate in pasticceria tutto l’anno, proprio come la pastiera. Ha una forma classica, a ciambella, e viene ricoperta da crema pasticcera e amarene sciroppate con una spolverata di zucchero a velo.

Anche in tal caso esistono due varianti: fritta o al forno, ma in ogni regione questo dolce ha assunto caratteristiche proprie. Nelle Marche ad esempio l’impasto viene spesso aromatizzato col rum o l’anice, in altre regioni diventa un tipico dolce di carnevale come in Umbria, mentre in Calabria si può trovare anche una versione salata con le patate, oppure con la ‘nduja.

Quella nella foto è una zeppola al forno della pasticceria Romolo, prezzo: 1,50€. Anche in questo caso la posizione della pasticceria, vicinissima alla stazione centrale (Corso Garibaldi), favorisce il take away o una degustazione mordi e fuggi nel locale.

LA PIZZA

Dopo tanto dolce ecco il momento del salato. E qui, almeno per me, non c’è sfogliatella o babbà che tenga perché la pizza li batte tutti a mani basse. Non a caso, il 7 dicembre 2017, la pizza napoletana è stata proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Se avete voglie di pizza dovete as-so-lu-ta-men-te venire qui! La Smorfia, in Piazza Alfano 5: una garanzia. Propone pizze classiche (dai 4 ai 7€ circa) alle pizze DOP (9/10€), tutte con prodotti di altissima qualità. Non perdetevi le pizze col tipico cornicione ripieno di ricotta, si scioglie in bocca!

Nei giorni festivi non accetta prenotazioni, per questo vi consiglio di presentarvi qualche minuto prima dell’apertura per evitare di attendere in fila fuori dal locale. (In ogni caso, vale comunque la pena aspettare). In alternativa, nei pressi del Duomo, la pizzeria Criscemunno.

IL CUOPPO

Il cuoppo (o cartoccio) è il re dello street food campano. Generalmente si tratta di frittura di pesce e si parla perciò di cuoppo di mare, contenente anelli di calamari, alici fritte oppure baccalà. Altrimenti si può trovare la variante di terra, appunto cuoppo di terra, con arancini, mozzarelline fritte, verdure in pastella, crocchè di patate. I prezzi vanno dai 3 ai 5€ a seconda delle dimensioni e del locale. Diffuso ma, trascurabile, il cuoppo dolce con le zeppoline fritte.

Mi raccomando attenzione alla carta del cartoccio, dalle macchie di olio capirete infatti come è stata realizzata la frittura (fritto sì ma non inzuppato d’olio e la frittura deve essere asciutta e calda).

E ora non resta che augurarvi…buon appetito!

Viaggiatrice Indipendente