Vincitori Pulitzer 2018: da Kendrick Lamar alle inchieste su Weinstein e Russiagate

Vincitori Pulitzer 2018: da Kendrick Lamar alle inchieste su Weinstein e Russiagate

Sono stati assegnati nella notte i Pulitzer 2018: i riconoscimenti più famosi e importanti del mondo giornalistico, che interessano anche il campo letterario e musicale. Un’edizione quella di stanotte che è già entrata nella storia: Kendrick Lamar infatti è il primo rapper ad aver ricevuto un premio che, in 102 anni di storia, non era mai stato conferito ad un esponente di questo genere musicale. Lamar riceve il Pulitzer per il suo album “Damn“, definito dalla giuria: “Una pietra miliare messa a segno per la capacità di raccontare l’esperienza afro-americana, che offre istantanee che catturano la complessità della vita moderna afro-americana”.

I temi delle molestie e del Russiagate sono stati predominanti nell’assegnazione dei Pulitzer 2018. Di seguito le principali categorie di assegnazione con i relativi vincitori:

Giornalismo per il bene pubblico

Il premio è stato assegnato a Megan Twohey e Jodi Kantor del New York Times e a Ronan Farrow del New Yorker per le inchieste riguardanti le molestie sessuali che hanno fatto emergere lo scandalo Weinstein, i numerosi episodi successivi che hanno poi dato vita al movimento #metoo.

Giornalismo investigativo Assegnato al Washington Post per le indagini sull’aspirante senatore repubblicano Roy Moore, accusato di avere molestato delle minorenni. Un’inchiesta che ha toccato anche il Presidente statunitense Trump che, più volte, aveva etichettato la questione come una fake news.

Reporting internazionale Il premio è stato dato a Andrew Marshall, Clare Baldwin e Manuel Mogato (Reuters) per avere mostrato al mondo le violenze perpetrate dalle forze dell’ordine filippine agli ordini del presidente Rodrigo Duterte.

Cronaca nazionale Vincitrici due inchieste legate al Russiagate, il premio è stato assegnato al Washington Post e al New York Times per come hanno raccontato le sospette interferenze russe nella corsa alla Casa Bianca nel novembre 2016 e per come hanno seguito e divulgato le indagini di Robert Mueller, il procuratore speciale chiamato a fare chiarezza sulla vicenda.

Non solamente parole e inchieste ma anche immagini e istantanee. Il Pulitzer per la categoria “Breaking News Photography” è andato a Ryan M. Kelly, del Daily Progress. Un riconoscimento arrivato grazie ad una foto definita “agghiacciante, che mostra i riflessi e la concentrazione del fotografo”. L’immagine in questione cattura il momento in cui un’auto guidata da un suprematista bianco ha investito la folla e ucciso una donna a Charlottesville, in Virginia, il 12 agosto 2017.