Isole Seychelles: la culla della biodiversità

Isole Seychelles: la culla della biodiversità

Le isole granitiche delle Seychelles si sono formate 750 milioni di anni fa, al momento della scomposizione della Gondwana (supercontinente che univa ciò che oggi sono l’Africa, l’Arabia, l’India, il Sud America, l’Antartide e l’Australia). Da allora, le Seychelles sono rimaste isolate e hanno conservato una gamma unica di specie endemiche ed indigene.3e8a2b8248adf0feb3cfebf29a6d2cdc La più recente comparsa di altri tipi di isole che formano le Seychelles, vale a dire i banchi di sabbia e gli atolli emersi, ha contribuito ancora di più all’aumento di un gran numero di specie endemiche e a una biodiversità impressionante. Un autentico santuario per gli amanti dell’essenza delle cose, di ciò che la Terra ci ha affidato: un luogo dove la generosità della natura è stata inizialmente preservata dall’ intervento dell’uomo, poiché le isole sono abitate da soli 250 anni, poi conservata grazie ad una politica di protezione dell’ambiente e degli ecosistemi che assicura risultati considerevoli.
Le Seychelles, di cui metà del territorio è protetto sotto forma di riserve naturali, possono vantarsi di possedere due siti annoverati nel Patrimonio Naturale Mondiale dell’UNESCO: la leggendaria Vallée de Mai situata sull’isola di Prasgrandepetitesoeurlin, dove cresce il Coco de Mer, ed il più grande atollo emerso del mondo, Aldabra.
Le Seychelles accolgono colonie dei più spettacolari uccelli marini al mondo, fra cui 13 specie e 17 sottospecie che non si trovano altrove. Tra le specie più rare, figurano il Pigliamosche nero di Paradis (Veuv in creolo), la rana più piccola al mondo (la Sminthillus limbatus), la più grande tartaruga della Terra (Geochelone gigantea), passando per il seme più grande al mondo (il Coco de Mer) e l’albero medusa (Bwa mediz in creolo) di cui restano solo alcuni esemplari. Le Seychelles offrono una natura di una ricchezza eccezionale.

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