Viaggio in Baviera. tra storia, miti e leggende

Viaggio in Baviera. tra storia, miti e leggende

Dall’Italia alla Germania. Dalla Germania all’Italia. E’ la sintesi del viaggio che mi accingo a raccontare ma anche il tema centrale di una mostra sugli aspetti che legano il nostro Paese al maggiore Land tedesco per superficie: la Baviera.
Cosa hanno in comune l’Italia e la Baviera? Molto più di quello che si possa pensare. Nel corso della storia queste due realtà sono spesso entrate in contatto tra di loro, dall’epoca romana fino ai giorni nostri. Una storia di conquiste, viaggi, itinerari culturali, e perché no, di epici scontri sportivi. La Mostra Regionale Bavarese del 2010 permette di scoprire un ricchissimo patrimonio in comune tra le due realtà. Una questione di reciprocità, di esperienze condivise che innesca riflessioni e regala la consapevolezza, a italiani e bavaresi, di essersi arricchiti a vicenda. Baviera-Italia, suddivisa in tre parti tra Füssen e Augusta, approfondisce una storia di influssi reciproci che continua fino ai nostri giorni, fatta di legionari, regnanti e mercanti, santi e artisti, viaggiatori ed eruditi, sportivi e turisti.
La Germania è una meta dietro l’angolo: volo Lufthansa, operato da Air Dolomiti, in meno di un’ora da Milano si giunge a Monaco. Prima di intraprendere quello che sarà un vero e proprio percorso storico, religioso, culturale e gastronomico c’è tempo per apprezzare il migliore aeroporto d’Europa e il 4° a livello mondiale, con piscina, Wellness e Beauty Center, golf, centro estetico e naturalmente una birreria all’aperto, dove i passeggeri possono rilassarsi assaggiando specialità locali e sorseggiando birra bavarese. Avete voglia di fare uno spuntino veloce? Nelle vicinanze dell’aeroporto, il locale Airbräu Catering serve ottimi wurstel e crauti accompagnati dall’immancabile birra di grano o weizen bier, prodotta artigianalmente dal pub.

La prima parte della mostra Baviera-Italia nei secoli XIX-XX è ad Augusta, presso il Museo dell’industria tessile. “Nostalgia, spiagge e dolce vita” le ragioni che in passato spingevano i viaggiatori bavaresi a visitare l’Italia. La rassegna disegna scenari, evoca ricordi e come un percorso costituito da link ipertestuali traccia un affresco di queste articolate relazioni. Nello stesso edificio è possibile visitare il nuovo Museo tessile industriale.
Se decidete di trascorrere la serata ad Augusta, il consiglio è di fare una capatina a Mozarthaus. Nella Frauentorstraße 30 si trova la casa dove nacque il 14 novembre 1719 Leopold Mozart, padre del grande Amadeus. Riaperta al pubblico nel 2006 in occasione del 250.mo anniversario della nascita del genio della musica, ospita una interessante mostra sulla storia della famiglia Mozart, nonché quadri, cimeli, lettere ed arredi.

La seconda parte della mostra Baviera-Italia è situata al Museo Massimiliano ad Augusta. Suggestioni italiane determinarono l’arte e l’architettura del luogo lasciando tracce durature. La rassegna “L’arte italica e gli usi tedeschi” è dedicata ad una panoramica degli scambi artistici tra Italia e Baviera del Quattrocento e Cinquecento.
Poco dopo rilassatevi in una passeggiata tra le vie della la città imperiale e apprezzate i suoi scorci romantici, i negozi tipici, le casette colorate. Un vero piacere per la vista che regala un senso di tranquillità e di pace interiore. Nell’itinerario riservate un paio d’ore per una tappa alla “Fuggerei”: voluta da Jakob Fugger nel 1514, è un quartiere nato per ospitare gli abitanti cattolici della città poveri o indigenti. Si tratta del più antico esempio di edilizia sociale del mondo, con 147 appartamenti distribuiti in 67 case a due piani. All’epoca l’affitto simbolico era di 1 fiorino più un obbligo spirituale: recitare ogni giorno una preghiera per i membri della famiglia Fugger. Oggi le case ospitano vedove e coppie di anziani che vivono con la pensione minima.

Una mostra, tre sedi: da Augusta ci si sposta a Füssen in Algovia, dove lo splendido Monastero barocco di St. Mang, situato ai piedi delle Alpi, ospita “Imperatori, culto e Casanova”, dedicata ai rapporti italo-bavaresi dall’antichità alla fine del Settecento. Dopo la mostra la giornata potrebbe concludersi con una gran bella cena al ristorante Ritterstub’n, dove servono un fantastico Apfelstrudel (strudel di mele) che dà il meglio di sè quando é accompagnato dal gelato alla vaniglia e panna montata. Provare per credere…

Ma il tour descritto sinora non sarebbe completo senza le emozioni e le suggestioni che solo i castelli bavaresi sono in grado di regalare. A Hohenscwangau, imponente, tra il cielo e la natura, si staglia il castello di Neuschwanstein. Fatto costruire da re Ludwig II (1845-1886) a partire dal 1869 è uno dei simboli della Baviera e della Germania nel mondo. Il “castello delle favole” domina dall’alto dei suoi 965 metri i paesi di Füssen e Schwangau ed il magnifico paesaggio circostante, caratterizzato da diversi laghi tra i quali spicca per bellezza il piccolo Alpsee.
Dopo una visita al centro storico di Füssen è possibile raggiungere l’Hotel Hirsch per il pranzo. Appena seduti attorno al tavolo vi verrà servito il solito Bretzel (molto salato) e la Weiss. Ma il tris diventa avvincente con il Weißwurst, la salsiccia bianca a base di carne di vitello, condita con prezzemolo fresco ed aromi. Inchinatevi dinanzi al piatto principe della cucina bavarese! Servita calda direttamente dalla pentola, si gusta dividendola a metà in lungo, spellandola e ricoprendola con senape.
Ma per un attimo lasciamo da parte il cibo, per vivere un pomeriggio denso di spiritualità con le visite al santuario Wieskirche e all’abbazia di Ettal. Pomeriggio che si conclude, per restare in tema, con una passeggiata per le vie di Oberammergau. Il piccolo centro turistico dell’Alta Baviera, adagiato nella valle dell’Ammer, deve la sua popolarità all’avvincente rappresentazione della Passione di Cristo che, dal 1634, viene messa in scena con ritmo decennale. In un villaggio di 5000 abitanti la metà della popolazione si lascia coinvolgere dalla passione per il teatro e, allo stesso tempo, dal teatro della Passione. Proprio quest’anno ricade l’anniversario di uno spettacolo che tiene in vita la memoria storica del paese: c’è tempo fino ad ottobre per assistere all’evento nell’imponente Teatro della Passione, come fanno migliaia di turisti che arrivano da ogni parte del mondo.

Il tour dei castelli prosegue con la visita alla villa reale di Linderhof, voluta da Ludwig II nel 1880. Più che di un sontuoso palazzo di rappresentanza si tratta di un piccolo rifugio per il sovrano. Il meraviglioso giardino fa da cornice al piccolo castello con le sue perfette geometrie, le fontane, le statue e due padiglioni di gusto orientale, acquistati all’Esposizione Universale di Parigi nel 1867 e 1878. Le sorprese del parco non finiscono qui: nella grotta di Venere (Venusgrotte), ispirata alla Grotta Azzurra di Capri, Ludwig amava passare intere ore a sognare e riflettere facendosi cullare dall’acqua all’interno di una piccola barca a forma di conchiglia che tuttora si può ammirare. Qui viene rievocata una scena del wagneriano Tannhäuser mentre nella capanna di Hunding (Hundinghütte) è ricostruita una scena del primo atto della Valchiria.
Se provate un “leggero languorino”, il vostro viaggio potrebbe finire in bellezza con un pranzo tipico bavarese: ad Ettal c’è uno Schaukäserei (caseificio) dove è possibile assaggiare la produzione locale di formaggi, latte e torte deliziose.
Di ritorno verso l’aeroporto rimarrete sicuramente colpiti dagli scorci delle Alpi bavaresi, che rimangono impressi per sempre nella memoria. Nel corso dello spostamento è facile lasciarsi ipnotizzare dal panorama montano e dalla vegetazione rigogliosa della verde terra tedesca, con i colori dei prati e delle montagne. E’ in questo frangente che il viaggio diventa meta e regala sensazioni uniche, che affondano in tradizioni, passioni e stili di vita.

di Ivano Basile

Mostra Regionale Bavarese 2010
La rassegna “Baviera-Italia”, completamente bilingue in tedesco e italiano, è organizzata dall’Haus der Bayerischen Geschichte (Casa della storia bavarese), Comune di Füssen, Comune di Augusta e Museo dell’industria tessile di Augusta.
Partita il 21 maggio durerà fino al 10 ottobre 2010. E’ aperta tutti i giorni dalle 9 alle 17.30.

Dove dormire
Romantikhotel Augsburger Hof
Auf dem Kreuz 2, 86152 Augsburg
Tel. 0821/3430-50
Luitpoldpark-Hotel
Bahnhofstrasse 1-3, 87629 Füssen
Tel. 08362/904-0
Kurhotel im Park
Kurhausstrasse 81, 82433 Bad Kohlgrub
Tel. 08845/97-0

Dove mangiare
Monaco: Airbräu Catering (nei pressi dell’aeroporto)
www.munich-airport.de/de/micro/airbraeu/airbraeu-brauerei/index.jsp
Füssen: Ritterstub’n
www.restaurant-ritterstuben.de/index2.html
Füssen: c/o Hotel Hirsch
www.hotelhirsch.de/
Oberammergau: c/o Hotel Wolf
www.hotel-wolf.de/hotel/restaurant.htm
Ettal: Schaukäserei (caseificio)
https://www.milch-und-kas.de/

Ente Nazionale Germanico per il Turismo Via Soperga, 36
20127 Milano
tel. 02.26111730
www.germany.travel
www.bavieraturismo.it
www.alpibavaresi.it