“Matrimonio” in tutte le lingue del mondo

La promessa nuziale scambiata all’ombra del Colosseo, sulle rive di un lago o con vista sul Golfo di Napoli. Perché se il matrimonio è una foto c’è bisogno soprattutto della cornice più adatta. E sempre più stranieri scelgono il Bel paese per celebrare il grande passo…

Un po’ mediatrice culturale un po’ organizzatrice di eventi, un po’ operatrice turistica ed un po’ interprete: la figura del Wedding Travel Coordinator è di ampio raggio, e spazia entro confini che si rivelano essere piuttosto larghi ma ben precisi e delineati. Questa professione nasce da una nuova domanda del mercato e si sviluppa in un’assistenza dedicata agli sposi stranieri che non solo vengono a sposarsi in Italia, ma che prima di tutto sono dei turisti. Sono in crescita infatti le coppie che da altri paesi decidono di scambiarsi le promesse nel nostro Paese e di passare qui il loro “soggiorno di nozze”. Data questa crescente domanda la figura del Wedding Travel Coordinator si ritrova a coprire una posizione sempre più importante ai fini della perfetta riuscita dell’evento.

Veronica Tasciotti, sangue viterbese, romana d’adozione ed esperta di lingua e cultura cinese, ricopre il ruolo di Destination Wedding Planner, figura che organizza matrimoni stranieri in Italia. Rispondendo alle richieste del mercato, ha ideato corsi di formazione per diventare Wedding Travel Coordinator. Veronica dall’alto delle sue esperienze dirette in Cina è riuscita a rivolgersi ad una fetta di mercato potenzialmente enorme che guarda al nostro Paese con sempre maggior interesse e considerazione. E l’Italia ha solo che da guadagnarne in termini di autopromozione del territorio e visibilità internazionale.

Quella del Wedding Travel Coordinator è una figura relativamente nuova nel mercato del lavoro. In cosa consiste questa professione?
La professione nasce dalla necessità degli stranieri di sposarsi in un Paese come il nostro che, per paesaggi e location, si presta bene per questo genere di servizi. Assieme ad una persona esperta di turismo abbiamo formato questa figura che non esisteva: il Wedding Travel Coordinator, a metà tra accompagnatore turistico e il coordinatore di matrimoni. Deve dunque avere nozioni di turismo e dell’evento matrimoniale. Gli stranieri quando vengono a sposarsi non vengono rimangono anche per una settimana, bisogna dunque organizzare escursioni, gite, personal shopping, ristoranti… Il giorno del matrimonio potrebbe consistere “semplicemente” in uno shooting fotografico, oppure in un rito simbolico, l’importante è far sembrare che la cerimonia si sia svolta in Italia. Abbiamo denominato così questa figura e ne abbiamo definito gli standard organizzando dei corsi di formazione per diventare WTC di cui sono già state fatte due edizioni “China Specialist” (rivolte solo a sinologi) e di cui sono in programma altre edizioni anche in inglese e tedesco con focus sul matrimonio russo, indiano ed anglosassone.

Come si diventa un professionista del wedding? Quali sono le doti che deve avere chi vuole lavorare in questo ambito?
Bisogna fare una distinzione tra il wedding planner ed il wedding coordinator. Quest’ultimo esegue le indicazioni che vengono date dal planner, che programma e disegna il matrimonio. Nel caso in cui ci sia una wedding planner che viene contattata per fare un matrimonio straniero, il coordinator è la figura che fa da tramite tra le due parti, media tra le due culture, è un ponte tra chi è un organizzatore di matrimoni in Italia e che offre servizi italiani ma comunque orientati al mercato straniero. Il primo ruolo del wedding travel coordinator è quello di mediatore culturale, è importante capire gli aspetti e le sfumature delle culture di ciascun paese. Creatività e problem solving sono fondamentali.