Femminile Plurale – In scena la mostra dedicata alle donne

100 anni di storia delle donne visti dall’obiettivo dei – e delle – grandi reporter della National Geographic Society

“Fra cento anni, d’altronde, pensavo giunta sulla soglia di casa, le donne non saranno più il sesso protetto. (…) Può accadere qualunque cosa quando la femminilità cesserà di essere un’occupazione protetta, pensavo, aprendo la porta” scriveva Virginia Woolf in “Una stanza tutta per sé”.

D’istinto viene da chiedersi se varcando quella soglia oggi non rimarrebbe delusa. Se nel ritrovarsi ancora di fronte una nebbia di incertezze non cederebbe all’angoscia.

Forse però avanzando a tentoni scoprirebbe di non essere più confinata in quella stanza tutta per sé e toccherebbe finalmente quell’agognato mondo della realtà. Un mondo ancora privo di risposte ma con un orizzonte allargato, finalmente lontano dal piccolo universo degli uomini e delle donne.

Perché un secolo può significare tutto e avere al tempo stesso la potenza di un soffio, di una brezza utile solo a spettinare i capelli, a far vibrare quella porta socchiusa su sfide enormi o esili come un filo d’erba.

Potrebbe guardare al pluralismo delle latitudini, a una società cambiata ma non ovunque e allo stesso modo. Sperimenterebbe le tante prospettive e noi capiremmo, ancora una volta, che non c’è definizione o risposta in grado di addomesticare una moltitudine di voci.

Donna, femminismo, femminilità sono parole che evolvono nel tempo e nello spazio e possono prendere le sembianze sinuose delle ballerine di samba di Salvador da Bahia o di una protesta silenziosa contro un potere sordo o del volto fiero di chi da una vita intera lotta contro ricordi atroci in nome di un bene maggiore.

Di questo abbiamo bisogno per riflettere, di uno sguardo libero in grado di attraversare ogni latitudine.

Women. Un mondo in cambiamento

A cura di Marco Cattaneo

Fino al 17 maggio 2020

Chiesa S. Maria della Vita, Bologna

www.genusbononiae.it

Alcuni degli scatti protagonisti della mostra: