La guida, che ogni anno fotografa il meglio della ristorazione in Italia, ha riconfermato la qualità dei due ristoranti guidati rispettivamente da Niko Romito e Enrico Crippa, che ancora una volta si sono aggiudicati il titolo di migliori del Paese. Accanto a loro, però, numerosi giovani chef e nuove realtà stanno emergendo, dimostrando come la cucina italiana sia in continua evoluzione e, soprattutto, in continuo fermento grazie alle nuove generazioni dei professionisti del settore.
L’edizione 2025: innovazione e tradizione si fondono
La nuova edizione della guida si presenta con un volto rinnovato, sia nei contenuti che nella grafica. L’obiettivo è riflettere le trasformazioni che stanno caratterizzando il settore della ristorazione italiana, sempre più orientato verso la ricerca della qualità, l’uso di materie prime selezionate e l’innovazione nei concetti gastronomici. La grafica, arricchita da suggestive immagini di paesaggi e piatti tipici regionali, accompagna il lettore in un viaggio tra tradizione e modernità. Tra i nuovi simboli, il razzo rappresenta le avanguardie culinarie, mentre lo smile indica i locali con il miglior rapporto qualità-prezzo.
Niko Romito e Enrico Crippa al top
I ristoranti Reale e Piazza Duomo hanno riconfermato il loro primato con 97/100, seguiti da altri celebri nomi dell’alta cucina italiana. Tra questi, l’Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler e l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, entrambi con 95 punti. Quest’ultimo ha anche ricevuto il Premio Speciale “Novità dell’Anno” per il suo nuovo locale, Al Gatto Verde a Modena.
Il numero delle Tre Forchette, massimo riconoscimento della guida, sale a 52, con sei nuovi ingressi. Tra questi, si distinguono giovani chef con proposte innovative come il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME). Un’attenzione particolare è stata riservata anche alla sostenibilità, con L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO), premiato con la Forchetta Verde per il suo impegno ambientale.
Trattorie, wine bar e bistrot: le altre categorie premiate
Il settore delle trattorie italiane continua a evolversi, con ben 40 locali premiati con le Tre Gamberi, segno di un movimento che sta abbracciando tecniche sempre più raffinate. Tra le novità del 2025 si distingue Arieddas – La Cucina della Marmilla a Sanluri (SU), che debutta tra le eccellenze culinarie italiane.
Anche i wine bar sono in crescita, con 11 locali premiati con le Tre Bottiglie, tra cui spicca l’Enoteca della Valpolicellaa Fumane (VR). Nel panorama della cucina internazionale, otto ristoranti hanno ottenuto i Tre Mappamondi, premiando chi sa reinterpretare i piatti etnici con grande attenzione alle materie prime. Tra le novità, il cinese Il Gusto di Xinge a Firenze e Vero – Omakase Rooftop a Nola (NA).
Infine, la categoria dei bistrot, indicata con le Tre Tavole, ha premiat 11 locali che offrono proposte rapide ma raffinate. Tra le novità del 2025, si segnalano Ahimè a Bologna, Al Callianino a Montecchia di Crosara (VR), e Nana Piccolo Bistrò a Senigallia (AN).
Premi Speciali e giovani talenti emergenti
Tra le novità più attese, la guida ha assegnato 22 Premi Speciali, che mettono in risalto la creatività e l’innovazione nel settore. Antonio Lerro del Riva Restaurant è stato nominato Cuoco Emergente, mentre Al Gatto Verde a Modena si è aggiudicato il titolo di Novità dell’Anno.
Tra gli altri premiati, Il Colmetto di Rodengo Saiano (BS) ha vinto per il miglior Pane in Tavola, e Campiello a San Giovanni al Natisone (UD) si è distinto per la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva italiano. Villa Maiella di Guardiagrele (CH) ha ottenuto il premio per la Miglior Proposta al Bicchiere, mentre Sustanza di Napoli ha colpito per il suo innovativo Pre-Dessert.
Qualità prezzo e tradizione futura
Nella sezione dedicata al rapporto qualità-prezzo, diversi ristoranti si sono distinti, come Le Vigneron ad Arvier (AO) e Oasis Sapori Antichi a Vallesaccarda (AV). Il riconoscimento Tradizione Futura è stato invece assegnato a giovani chef capaci di rivisitare piatti tradizionali con nuove tecniche e idee innovative, come Agnese Loss di Osteria Contemporanea e Emin Haziri di Procaccini Milano.