Fase 2, il tempo lento della cultura

Fase 2, il tempo lento della cultura

Fase 2, la curva del contagio da Covid-19 rallenta. L’Italia riparte tra aperture e divieti. Tra crisi economica e voglia di ripresa.

Una fase delicata da affrontare, non senza difficoltà, con prudenza e senso di responsabilità individuale.

Una fase che richiede anche coraggio e flessibilità per adeguarsi ad un nuovo modo di vivere e di lavorare.

Non è tempo di ‘normalità’. Non di quella precedente alla pandemia. Interdetti e rinviati, a data da destinarsi, eventi e concerti con partecipazione di pubblico, si studiano nuove modalità comunicative per una dimensione possibile di socialità.

La cultura riparte! Musei, biblioteche e archivi hanno avuto il via libera dal Governo per riaprire i battenti il 18 maggio, ‘Giornata Internazionale dei Musei‘ istituita nel 1977**.**

E Roma è stata tra le prime città a festeggiarla.

Roma – Arco di Costantino

Tutto all’insegna della sicurezza. Prenotazioni anticipate online,accessi contingentati. Nessuna ‘coda’ per ingresso, biglietteria, guardaroba. Delimitazioni all’interno degli spazi dedicati, video-guide consultabili tramite il proprio smartphone.

In tempo di pandemia, Roma, Capitale della cultura, come molte altre città italiane, in adesione alla campagna #iorestoacasa, ha proseguito le attività su web e social network con il programma #laculturaincasa. Tanti gli interessanti appuntamenti e gli approfondimenti resi disponibili in Rete dalle istituzioni culturali.

Tour virtuali nei musei civici e visite di mostre online hanno ‘aperto’ i luoghi della cultura nei giorni più bui della pandemia. Viaggi virtuali ci hanno accompagnato nel lockdown partendo dall’assunto che ‘la bellezza salverà il mondo’.

Sulla piattaforma ‘Google Art Project’ il pubblico di tutto il mondo ha ammirato le immagini delle opere d’arte più importanti di quindici Musei Civici di Roma, dai Musei Capitolini ai Mercati di Traiano, dal Museo dell’Ara Pacis al Museo Carlo Bilotti, dalla Galleria d’Arte Moderna ai Musei di Villa Torlonia.

L’offerta digitale ha registrato più di 31 milioni di visualizzazioni su tutti i canali web e social collegati al progetto. Una risorsa disponibile per la comunità e che continuerà ad affiancare la graduale riapertura di tutto il sistema dei Musei di Roma Capitale.

Ma ora possiamo riaccedere anche fisicamente ai templi della cultura. Con gradualità.

La Galleria Borghese, all’interno di Villa Borghese, è tra i primi musei italiani ad aver riaperto al pubblico. Riorganizzati i servizi e gli spazi con tutte le misure necessarie per accogliere, in modo sicuro, il pubblico. Il Museo è operativo dalle ore 9 alle 19, su prenotazione.

Fruibili tutte le sale, con uso obbligatorio della mascherina. Invariati i turni di visita (120 minuti), per un numero massimo di 80 persone per turno, per assicurare il distanziamento tra i visitatori. Un’esclusiva possibilità di ammirare le opere in maggiore tranquillità!

Visitabili ora anche i Musei Vaticani, tra i poli museali più importanti al mondo, custodi di meravigliose opere di Giotto, Leonardo Da Vinci, Raffaello, il Perugino**,** Caravaggio, per citare alcuni artisti, con il fascino della splendida Cappella Sistina, della Pinacoteca delle Stanze di Raffaello e di altri siti dall’esclusivo fascino.

Come ha affermato il vescovo Fernando Vérgez Alzaga, Segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano a Vatican News, ‘abbiamo un grande bisogno di realtà, un disperato bisogno. Non dimentichiamolo che a rendere vivi i musei sono le persone e solo l’esperienza reale del museo rende le persone vive.’

La virtualità non potrà mai sostituire la realtà: per godere dell’arte ci vogliono occhi e cuore’.

Naturalmente, anche ai Musei Vaticani accessi solo su prenotazione, con guanti e mascherine, termoscanner, social distancing. La bellezza ‘a braccetto’ con la salute.

Nella Capitale, riaperti anche la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, i Musei Capitolini e il Maxxi (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo), il Palazzo delle Esposizioni e Il Museo di Roma a Palazzo Braschi. Mentre il parco archeologico del Colosseo sta organizzando il sistema di sicurezza per la riapertura, prevista presumibilmente per il 28 maggio.

Con la Festa della Repubblica (2 giugno) apriranno le porte dell’Ara Pacis**,** i Mercati di Traiano, i Fori Imperiali**,** la Galleria d’Arte Moderna**.** Il 3 giugno sarà il turno di Palazzo Barberini e dell’Archivio Storico Capitolino.

Tra le mostre da visitare a Roma, a Palazzo Braschi, ‘Canova. Eterna Bellezza’, che vantava un record di oltre 145 mila visitatori prima del lockdown. Eccezionalmente visitabile fino al 21 giugno, grazie alla disponibilità dei musei, nazionali e internazionali che hanno consentito il prestito delle loro opere (ben 170), giunte a Roma da alcune tra le più grandi collezioni del mondo.

A Palazzo delle Esposizioni prorogate le rassegne. Si potrà pianificare, fino al 2 giugno, la visita all’antologica sull’artista americano Jim Dine. Esposizione con oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, europee e americane. Altra mostra alle Esposizioni, ‘Metropoli’ sul tema della città con oltre 250 opere, dedicata a Gabriele Basilico, uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale. Prorogata fino al 2 giugno.

Raffaello Sanzio

Alle Scuderie del Quirinale, dal prossimo 2 giugno, il pubblico potrà ammirare nuovamente la mostra ‘Raffaello 1520 – 1483’ realizzata dalle ‘Scuderie’ insieme alle Gallerie degli Uffizi. Esposte oltre 200 opere, tra le quali 120 dello stesso Raffaello. Un’esposizione epocale con capolavori provenienti dalle più importanti collezioni e realtà museali italiane e internazionali.

Ricominciamo. Riapriamo le porte delle Scuderie del Quirinale pronti ad accogliere i visitatori nelle più scrupolose condizioni di sicurezza, offrendo allo stesso tempo l’opportunità di fruire di tanta bellezza e ritrovare in essa la forza per ripartire’, ha dichiarato Mario De Simoni, Presidente e A.D. di Ales e Scuderie del Quirinale. ‘La mostra ‘Raffaello’, haspiegato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, ‘ha un valore inestimabile dal punto di vista artistico e offre la possibilità di ammirare una concentrazione di opere del Maestro urbinate nello stesso contesto come mai era stato possibile fino ad oggi’.

Per assicurare la tutela della salute dei visitatori e dei dipendenti, in occasione della riapertura, le ‘Scuderie’ applicheranno misure di sicurezza straordinarie, delineate in uno specifico progetto tecnico-sanitario elaborato da un esperto dell’Università Sapienza in sintonia con le linee guida del Comitato tecnico scientifico.

La mostra di Raffaello è stata prorogata fino al 30 agosto e l’orario di apertura ampliato (tutti i giorni dalle 9 alle 22).

L’Italia, insomma, riparte dalla cultura.

E mentre a Napoli aprono al pubblico il Museo Madre, la cappella seicentesca del Pio Monte della Misericordia con Le Sette Opere della Misericordia’ del Caravaggio, e il Bosco di Capodimonte (il museo di Capodimonte riaprirà il 2 giugno e il Museo Archeologico Nazionale il 3), Milano è all’insegna della gradualità.

‘Cominciamo dal 18 maggio un percorso che conduce alla ripresa delle attività culturali, attraverso misuresperimentaliche sono funzionali a un ritorno alla normalità della fruizione culturale nella nostra città’, ha affermato l’assessore alla cultura Filippo Del Corno. ‘Accoglieremo quindi proposte, suggerimenti e richieste che arriveranno dai visitatori o da altri soggetti e istituzioni culturali, e utilizzeremo gli spazi dei musei nei giorni di chiusura per attività didattiche e progetti dedicati ai bambini, da vivere in sicurezza.

Intendiamo cogliere questa opportunità di sperimentazione anche per offrire una prospettiva nuova sulla modalità di fruizione delle collezioni museali, lontana da criteri di valutazione basati sui numeri e più vicina al valore della scoperta o della rilettura più intima e consapevole delle opere***:*** un nuovo approccio che può essere fattore di crescita personale e collettivo’.

Nei giorni difficili della pandemia abbiamo imparato ad apprezzare anche il tempo. Nella lentezza della ripresa, forse, nello spazio più intimo della nostra interiorità, la cultura sarà insostituibile risorsa da coltivare per costruire un mondo migliore.

Elvira Frojo