Ischia e le sue risorse, anche d’inverno. Le Ninfe di Nitrodi

Ischia e le sue risorse, anche d’inverno. Le Ninfe di Nitrodi

“Sono felice. Era tanto che non potevo dirlo: e cos’è che mi dà questo intimo, preciso senso di gioia, di leggerezza? Niente. O quasi. Un silenzio meraviglioso è intorno a me: la camera del mio albergo, in cui mi trovo da cinque minuti, dà su un grosso monte, verde verde, qualche casa modesta, normale. Piove. Il rumore della pioggia si mescola con delle voci lontane, fitte, incalcolabili. La terrazzetta, davanti, è lucida di pioggia, e soffia un’aria fresca”.

Queste le parole di Pier Paolo Pasolini, uno dei tanti artisti italiani e stranieri che hanno amato Ischia, negli anni ’50 e ’60, negli anni felici dell’Italia e del boom economico.
E, tra leggenda e realtà, Ischia è stata teatro d’amore per tante coppie. Famose e non.

‘Di Nestore…la coppa buona a bersi. Ma chi beva da questa coppa, subito sarà preso dal desiderio d’amore per Afrodite dalla bella corona’ è scritto in quel frammento inciso sulla famosa Coppa di Nestore che attesta la storia di Ischia quale primo insediamento greco sulle coste tirreniche.
L’amore dei coniugi Walton, giunti ad Ischia, ha dato vita ai meravigliosi giardini ‘La Mortella’, meta di turismo e sede della Fondazione che promuove l’attività musicale di artisti di tutto il mondo.
Il poeta Pablo Neruda ha scritto a Sant’Angelo d’Ischia per la compagna Matilde le più belle poesie d’amore.
L’amore burrascoso tra Liz Taylor e Richard Burton e tanti altri ne potremmo citare, per l’isola.
Ischia meta di scrittori, artisti e musicisti di tutto il mondo. Ma amata da tutti.

Alchimia di colori, profumi, sfumature, intensità tutto l’anno. Un’esplosione di natura. Tanti elementi sempre in perfetta armonia tra loro. Il meraviglioso mare.

Pennellate nel cielo cangiante, dallo splendore del sole nel cielo azzurro al rosso del tramonto che, meglio di qualsiasi altra parola, genera emozioni. ‘Pannelli’ che comunicano passioni, tormenti, ma anche serenità, quiete, gioia. Una vegetazione fitta, il Monte Epomeo che troneggia dividendo paesaggi e venti.
Una natura ricca, varia, che risente della natura vulcanica del territorio. Ottima la cucina, mediterranea, di terra più che di mare.
Ma le risorse che rendono nota l’isola in tutto il mondo sono le acque termali. Un autentico percorso di benessere, la vacanza ad Ischia, che in pochi giorni ha un evidente potere rigenerante.

Grazie alla particolare natura geologica dell’isola, emergono dal sottosuolo imponenti falde acquifere Anche il solo immergersi nelle acque basta per avere una pelle tonica e rigenerata.
Una vera panacea per curare varie affezioni, le acque termali di Ischia: malattie respiratorie, reumatismi, e dermatiti. L’acqua è alcalina e contiene zolfo, iodio, cloro, ferro, elementi di calcio, potassio e altre sostanze attive.

Su indicazione medica, le cure termali sono raccomandate per:
• apparato locomotore (regolazione del tono muscolare, azione antinfiammatoria e analgesica)
• apparato cutaneo (azione antinfiammatoria, astringente, antibatterica, detergente e tonificante)
• apparato cardiovascolare (azione vasodilatatrice e rilassante)
• vie respiratorie ( azione mucolitica ed antinfiammatoria)
• apparato genitale femminile.
Molte strutture sono convenzionate con il sistema sanitario nazionale, basta munirsi dell’impegnativa del medico curante, completa di diagnosi e tipologia di cure da eseguire.

Molti gli stabilimenti balneari e i parchi termali, nella variegata Isola d’Ischia, aperti, per lo più, da marzo a ottobre. Ma nelle strutture alberghiere è possibile godere anche d’inverno delle acque termali e dei trattamenti di benessere, tra confort di ogni genere.

Una meta particolare, da visitare da marzo a ottobre, è la fonte di Nitrodi.

Parliamo delle acque di Nitrodi e della loro leggenda con Marco Bottiglieri, già presidente della Confcommercio di Ischia, componente della Consulta del Turismo della Camera di Commercio di Napoli, esperto di web marketing e comunicazione, imprenditore nel settore della gioielleria.
‘Le donne di Ischia – scriveva uno storico dell’800 – sono belle, ma quelle di Barano lo sono ancora di più, il merito è delle acque di Nitrodi. La fonte di Nitrodi non è una sorgente come un’altra. Sono acque sacre alle Ninfe: una di esse infatti per punizione subì una metamorfosi, la sua bianca pelle, i capelli e le belle membra disciolte come acqua. L’acqua di Nitrodi’.
Oggi la sorgente di Nitrodi è classificata come acqua minerale ipotermale solfata alcalina e alcalina terrosa e le proprietà curative sono state riconosciute dal Ministero della salute nel 2003.
È efficacissima nella cura di numerosi disturbi della pelle ed ha proprietà benefiche anche in altri campi: favorisce e regola la diuresi, è efficace nelle artropatie, migliora gastriti e gastroduodeniti.
Questa la leggenda, che ci racconta Marco Bottiglieri: ‘Nascoste tra i boschi del versante meridionale dell’isola d’Ischia, si celano le sorgenti delle acque termali di Nitrodi. Scoperte dai Greci, già dall’antichità furono loro attribuite grandi capacità curative che all’epoca si pensava fossero dovute all’influsso degli Dei. Più tardi, in epoca romana, alcuni assidui frequentatori, probabilmente guariti dai loro mali, furono talmente grati alle Ninfe e agli Dei che, per ringraziamento, lasciarono 13 lastre di marmo decorate con preziosi bassorilievi, rappresentanti le divinità custodi delle fonti. Questi quadri di pietra furono custoditi in un tempietto dedicato ad Apollo, e ritrovati casualmente nel fine ‘700 da contadini ischitani. Riportate al loro antico splendore, oggi 12 lastre sono conservate al Museo Archeologico di Napoli ed una è esposta al Museo Hermitage di San Pietroburgo. Gli antichi attribuirono il potere di quelle acque – che oggi sappiamo essere dovuto alla combinazione delle sostanze minerali in esse disciolte – all’influsso delle divinità e consacrarono la fonte di Apollo e delle Ninfe, che furono battezzate Nitron, oggi Nitrodi. Attraverso i gioielli, noi artigiani ischitani, abbiamo voluto ricostruire queste scene incastonandole su conchiglie, creando cammei montati su monili che riescono a fondere il mito con la delicatezza delle lavorazioni che valorizzano anche i più piccoli dettagli delle sculture stesse. Un racconto che ha il sapore della leggenda è racchiuso, dunque, nei gioielli’.
Ischia, sole, mare, natura. Non soltanto una meta balneare, ma una miniera di storia, arte e cultura. Per un perfetto equilibrio tra corpo, mente, anima. Godibile anche d’inverno, al tepore delle calde acque termali.

Elvira Frojo