La Divine Comédie. Inferno

La Divine Comédie. Inferno

Ispirandosi all’Inferno di Dante, Bruno Bonhoure alla guida della Camera delle Lacrime e il regista Khaï-dong Luong hanno dato vita ad uno spettacolo teatrale-musicale in cui viene presentata la figura di un cantastorie d’altri tempi che, attraverso l’accompagnamento musicale e la recitazione, ripercorre alcuni momenti del viaggio dantesco, riproposto nella traduzione francese settecentesca di Antoine de Rivarol. La recitazione, affidata all’attore Denis Lavant, e accompagnata dagli strumenti prende inizio dai primi famosissimi versi danteschi, per soffermarsi sull’incontro con le fiere, con Virgilio, per poi attraversare il Limbo e i vari gironi infernali. Un percorso segnato anche da eccellenti incontri come quello con il trovatore Bertrand de Born e il conte Ugolino.

L’alternanza tra la recitazione e l’elemento musicale si susseguono senza soluzione di continuità con temi musicali vari, alcuni improvvisati nello stile dell’epoca, altri provenienti dai famosi Carmina Burana (brani di contenuto moraleggiante e satirico dell’XI-XII secolo contenuti in un codice proveniente dal monastero bavarese di Benediktbeuern), altri ancora dello stesso Bernard de Born; il tutto presentato con una sapiente regia teatrale affidata a Khaï-dong Luong, che dal 2003 collabora con Bruno Bonhoure alla realizzazione di progetti volti al recupero delle pratiche teatrali basate su fonti medievali.

Se da un lato si potrebbe rimpiangere la mancanza dell’aspetto visivo di quello che è essenzialmente uno spettacolo nato per la messa in scena, dall’altro, il puro ascolto della narrazione e delle musiche permettono di concentrarsi ancor meglio sui testi narrati (con un’alternanza dell’italiano e del francese), e di godere ancor più dell’aspetto musicale, elemento essenziale di questo programma. Mentre la parte narrativa è affidata al summenzionato Denis Lavant la cui recitazione è sempre avvincente e carica di pathos, coinvolgendo a 360 gradi l’ascoltatore, la performance musicale è affidata al coro e ai solisti de La Camera delle Lacrime diretta da Bruno Bonhoure. L’accompagnamento strumentale si affida a strumenti della tradizione medievale come la viella d’arco e la lyra (Andreas Linos), le percussioni (Antoine Morineau) e la gironda, la cornamusa, i flauti e il douduk, strumento a doppia ancia d’origine armena (Christophe Tellart).

Nell’attesa dell’uscita dei dischi dedicati al Purgatorio (2019) e al Paradiso (2020), un plauso va a Bruno Bonhoure e Khaï-dong Luong per questo progetto che avvicina in maniera originale il capolavoro dantesco al grande pubblico.

VOC8354, 1 CD, 2018 – https://www.lacameradellelacrime.com/inferno
Ensemble: Camera delle Lacrime – direttore: Bruno Bonhoure

Franco Bruni