Il “Wall” dei Pink Floyd nella Città Eterna

Il “Wall” dei Pink Floyd nella Città Eterna

Appuntamento imperdibile per tutti i fan italiani dei Pink Floyd. Dopo mesi di rumors è stata finalmente inaugurata, lo scorso 19 gennaio, al Macro di Roma l’esposizione sulla band inglese. Fino al 1 luglio la Città Eterna ospiterà una mostra che, nelle intenzioni degli organizzatori, ha l’obiettivo di portare in giro per il mondo l’universo Pink Floyd per i prossimi 10 anni.

Their mortal remains”, I loro resti umani, questo il titolo dell’evento che accoglierà e raccoglierà al suo interno centinaia di migliaia di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. A Roma una mostra che cavalca e conferma il successo della première inglese: a Londra dallo scorso maggio fino ad ottobre l’anteprima dell’esposizione ha interessato più di 350000 visitatori giunti nella City da ogni parte d’Europa, rendendo quella londinese la mostra a tema più visitata della storia. Un successo che conferma (qualora ce ne fosse stato bisogno) la celebrità di una band che in carriera ha saputo vendere quasi 300 milioni di dischi in tutto il mondo.

Lo scorso 29 novembre il fondatore e batterista della band Nick Mason ha annunciato in una conferenza stampa che Roma sarebbe stata la prima città a ospitare la mostra. Un evento unico nel suo genere che, oltre ad essere un must per i fan del gruppo, concede una rinnovata visibilità alla nostra Capitale. All’inaugurazione è stato presente, oltre al già citato Nick Mason, anche l’ex bassista e cantante Roger Waters. Con la mostra vengono celebrati i 50 anni di una band iconica, influente e capace di segnare un’epoca. Al MACRO è possibile viaggiare all’interno della storia del gruppo britannico che, partendo dalla seconda metà degli anni ’60, ha saputo riscrivere le tendenze musicali di una e più generazioni, fino a diventare uno dei complessi più importanti della storia.

Una band che alle origini si è dedicata prevalentemente alla musica psichedelica e allo space rock, che ha saputo successivamente evolversi e rinnovarsi andando a creare un proprio genere, un rock progressivo caratterizzato da una coerente ricerca filosofica, esperimenti sonori, grafiche innovative e spettacolari concerti.
Tutto ciò sarà presente nella mostra “Their mortal remains”, nella quale i visitatori potranno abbandonarsi a un’esperienza multisensoriale in un mix di immagini, suoni e spettacoli ripercorrendo i 50 anni di carriera della band. Un viaggio immersivo e teatrale all’interno del mondo e della storia della band, tra memorabilia, strumenti vintage, filmati, documenti inediti ed elementi scenici dei concerti.

Ideato da Storm Thorgerson e sviluppato da Aubrey ‘Po’ Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason (consulente della mostra), The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains è un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo della band londinese. Un viaggio ideale che i visitatori potranno intraprendere al MACRO di Via Nizza 138, un percorso espositivo che guida il fan seguendo un ordine cronologico, accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd.

Un ritorno, anche se non sul palco, dei Pink Floyd in Italia. Dopo gli storici concerti di Pompei (1972) e Venezia (1989), Nick Mason e Roger Waters riportano la band nel Bel paese. Lo stesso batterista, nella conferenza stampa dello scorso novembre, aveva specificato come è nata l’idea della mostra e la scelta di farla debuttare a Roma: “…la mostra in realtà è nata in modo meno premeditato di quanto possa sembrare. Quello che si vedrà a Roma sarà sostanzialmente l’allestimento originale con qualche cambiamento, in particolare ci sarà una maggiore attenzione al legame con l’Italia. Soprattutto i concerti di Venezia e Pompei, perché della nostra prima volta italiana, al Piper di Roma nel 1968 non credo sia rimasto qualcosa…”.

Il momento culminante è però quello della Performance Zone, area in cui i visitatori entrano in totale immersione audiovisiva. La zona comprende la ricostruzione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb appositamente mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D di Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dall’esibizione del gruppo a Pompei.

Non si illudano però i fan della band londinese: una reunion della band ad oggi sembra piuttosto improbabile. Lo stesso Waters, infatti, ammette che non ci sono i presupposti per riunire quel che resta dei Pink Floyd: “Quanto a me io sono pronto, ma al momento né David né Roger sono disponibili. Siamo sempre in contatto ma diciamo che non come se fossimo una sola unità.”
Non ci resta, almeno per ora, che visitare la mostra di Roma per entrare (o rientrare) in contatto diretto con la storia dei Pink Floyd. Al MACRO fino al 29 aprile.

Per tutte le info e costi, visitate il sito ufficiale della mostra: www.pinkfloydexhibition.com