Al Quirinale l’arte contemporanea è di casa

Al Quirinale l’arte contemporanea è di casa

E’ tempo di prime volte per il Quirinale. L’arte contemporanea fa, infatti, il suo debutto nel Palazzo della Presidenza della Repubblica, sede eccezionale dal fino al 17 dicembre della mostra «Da io a noi: la città senza confini». L’esposizione, curata da Anna Mattirolo, è promossa dalla direzione generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Mibact e dal segretariato generale della Presidenza della Repubblica.

La mostra è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica Mattarella lo scorso 23 ottobre in presenza, tra gli altri, del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e del Direttore generale Arte e architettura contemporanea e periferie urbane Federica Galloni.

Frutto di una contaminazione tra classico e contemporaneo, di una visione che oscilla tra l’ “individuale” e il “collettivo”, il progetto muove dalla riflessione sul concetto di `periferico´. “Utilizzando i diversi linguaggi dell’arte contemporanea – pittura, scultura, fotografia, video, installazione – si cerca di restituire una dimensione poetica di una società in continua trasformazione e che fatica a delineare una propria, precisa, identità” si legge sul sito del Quirinale.

La mostra ospita nei dieci saloni storici degli appartamenti di Alessandro VII Chigi le opere di 22 artisti italiani e internazionali ma residenti o attivi in Italia: Lara Almarcegui, Rosa Barba, Botto & Bruno, Maurizio Cattelan, Gianluca e Massimiliano De Serio, Jimmie Durham, Lara Favaretto, Flavio Favelli, Claire Fontaine, Alberto Garutti, Mona Hatoum, Alfredo Jaar, Francesco Jodice, Adrian Paci, Diego Perrone, Alessandro Piangiamore, Eugenio Tibaldi, Grazia Toderi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Sislej Xhafa, Tobias Zielony.

Uno spazio per riflettere sul concetto di metropoli, di società in continua trasformazione ed espansione, in cui va quasi a perdersi l’identità di centro e di periferia. Gli artisti presentano nelle loro opere la visione delle odierne metropoli, senza confini e senza centro, il tutto sottolineando le potenzialità che animano questi luoghi nella prospettiva contemporanea.

Messi in risalto i rapporti tra gli individui, la città e le sue periferie. Quest’ultime sono avvertite e presentate come luoghi senza confini stabili e precisi, in continua espansione e mutamento. Realtà labirintiche nelle quali le persone cercano di compiere il loro difficoltoso percorso di conquista di una propria, a volte trasformata, identità.

La questione delle periferie è di stretta attualità e occuparsi nel modo giusto di queste realtà deve diventare una prerogativa del mondo politico. Lo sa bene il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che ha sottolineato: “Il tema delle periferie deve diventare centrale nei prossimi decenni – le sue parole all’inaugurazione della mostra – possiamo dire di aver vinto la battaglia della tutela dei centri storici ma questo ci ha fatto distrarre dalle periferie che sono il luogo dove si giocano tutte le sfide. È la sfida di questo secolo”.

Un recupero urbano complessivo è al centro della campagna di sensibilizzazione che si cerca di attuare con questa esposizione, affinché la lotta per il reintegro delle realtà periferiche possa essere di pari importanza e impegno a quella combattuta per la tutela dei centri storici.

Intervenuta alla presentazione della mostra anche Federica Galloni: “Questo evento espositivo” ha detto “è un progetto ambizioso con molteplici obiettivi: restituire, attraverso una selezione di opere, un panorama artistico d’eccellenza che racconti le varie interpretazioni del tema; consigliare al cittadino con messaggi visivi, sonori o tattili un maggiore rispetto per sé, per l’altro e per lo spazio che viviamo, rafforzando la fiducia nelle istituzioni”.

“La scelta delle opere, realizzata insieme agli artisti – ha infine affermato Anna Mattirolo, Codirettrice delle Scuderie del Quirinale – è stata ispirata dalla capacità di ciascuna di trasmettere con immediatezza ai visitatori il tema in un percorso unico nel suo genere, che crea un corto circuito tra gli ambienti fastosi del passato e la percezione del presente.”

Da io a noi. La città senza confini

Palazzo del Quirinale

fino al 17 dicembre 2017

L’ingresso è gratuito e solo su prenotazione. Per informazioni call center tel. 06 39.96.75.57.
Per maggiori info visitate il sito ufficiale: www.palazzo.quirinale.it