Danza Contemporanea al Teatro Nazionale

Danza Contemporanea al Teatro Nazionale

Onore al ballerini del Teatro dell’Opera che con pochi giorni di prove sono riusciti a dare il massimo di loro stessi in tre non facili coreografie che facevano parte dello spettacolo “Danza Contemporanea” al Teatro Nazionale, un progetto pensato proprio per il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di cui oggi è direttore Micha van Hoeche che dice ”E’ un progetto che parte dal grande repertorio classico per aprirsi alla contemporaneità”.

Ma per Micha van Hoeche, i tre coreografi invitati per questa serata sono anche un omaggio alla lunga frequentazione avuta con loro a Castiglioncello che è stata sede e patria adottiva di Micha.
I danzatori sono stati bravissimi a interpretare stili difficili e molto diversi fra loro, ma il loro sforzo è stato premiato con il successo ottenuto.

Il primo pezzo APEIRON a firma Virgilio Sieni era probabilmente il più difficile in quanto il lavoro di Sieni è particolarmente rivolto al corpo e ai suoi minimi movimenti estremamente nitidi e perfetti. Non c’è mai nei suoi lavori la benché minima sbavatura Tutto è armonia perfetta. Il lavoro si componeva di due assoli interpretati dalle bravissime Alessandra Amato e Cristina Marigliano e di un brano per cinque danzatrici.

La seconda parte ADDIO ADDIO di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, è la poeticissima storia di due che si incontrano si amano si sposano , vivono intensamente, ma arriva il doloroso addio, la separazione da lei che muore. Qui Alessia Barberini e Mario Marozzi sono stati gli straordinari interpreti di questo incontro d’amore. Non avevano niente da dimostare che non si sapesse già del loro valore, ma in questa “avventura” di Abbondanza-Bertoni hanno dato qualcosa in più. Vivissimi gli applausi.

Il gran finale era dedicato a Lindsay Kemp, il mago visionario di tutti i suoi spettacoli, ancora vivace e pieno di fantasia e ironia. THE ILLUSIONIST, questo il titolo del suo lavoro, mette in scena più di trenta ballerini, che appaiono nelle vesti di Rodolfo Valentino, e di altri personaggi dei film in bianco e nero. Lo stesso Kemp è in scena, è un vecchio regista che fa audizioni a attori e attrici che vengono da lui con varie raccomandazioni. Lui li fa recitare, cantare, ballare ed è un susseguirsi di situazioni deliziose: dal Tango al Latin Lover, dalla Diva alla Rivale, dalla Bella e la Bestia al Conte Dracula, alla Regina delle Fate. Il Gran finale è dedicato a Ginger e Fred e tante altre coppie in un luccichio argentato e un elettrizzante Tip Tap.

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