Mido 2010: cauto ottimismo per il settore dell'occhialeria

Mido 2010: cauto ottimismo per il settore dell'occhialeria

Mido, ancora una volta, ribadisce il suo ruolo nel comparto. Quest’anno – benché in un periodo di crisi – le aziende del mondo dell’occhialeria gli hanno rinnovato il loro attestato di stima. A confermarlo sono i numeri: oltre 1100 espositori, distribuiti su 5 padiglioni e un totale di circa 42mila visitatori.

L’industria dell’occhiale – fiore all’occhiello dell’I-Style – negli ultimi 10 anni ha quasi sempre segnato una crescita sia della produzione sia delle esportazioni, a riprova di un settore attento alle richieste del mercato e molto apprezzato sia in Italia che sulle maggiori piazze internazionali, grazie alla qualità e alla solidità delle nostre produzioni. È inutile negare che la congiuntura dell’ultimo biennio ha intaccato questa solidità. Nel 2009, in particolare, la crisi economica globale si è manifestata in tutta la sua intensità e anche l’occhialeria italiana ne ha risentito, facendo intravedere solo nel suo ultimo trimestre qualche segno di debole ripresa.

La produzione dell’occhialeria italiana nel 2009 si è attestata a 2.251 milioni di euro segnando un -13,3% rispetto al 2008. A incidere maggiormente su questo decremento sono state, senza ombra di dubbio le esportazioni – che assorbono l’85% della nostra produzione e segnano un -13,6% sul 2008, mentre il mercato interno segna un -7,2% (in valore, circa 988 milioni di euro).

I mercati di riferimento per occhiali da sole e montature made in Italy si confermano essere l’Europa, con una quota del 54,9% e il mercato americano (nord, centro e sud America) che si attesta al 26,4%. La contrazione in percentuale verso il Vecchio Continente è dell’ 11,2% rispetto al 2008 (sole e vista), e ancora più marcata quella verso l’America: – 17,9%. Sul terzo gradino l’area asiatica con una quota di mercato del 14,3% che segna un -18% dell’export rispetto al 2008.

Qualche dato positivo viene da alcuni “virtuosi” paesi europei, come la Francia, dove le esportazioni complessive del comparto sole-vista hanno fatto segnare un lieve incremento rispetto al 2008 (+3,5%) grazie a una positiva performance sia delle montature (+6,8%) sia degli occhiali da sole (+1,0%) e il Portogallo (+6,4% complessivo, declinato in un +8,5% per le montature e +4,8% per il sole). Mentre i paesi cosiddetti emergenti- che negli scorsi anni avevano fatto bene sperare in termini di crescita percentuale – hanno confermato la situazione economica globale nettamente negativa: Emirati Arabi Uniti (-24,4%), Russia (-48,8%), Brasile (-3,8%).

È fondamentale individuare i punti di forza da cui ripartire. A livello globale i dati del quarto trimestre 2009 confermano la ripartenza delle maggiori economie, ma anche la difficoltà ad accelerare il recupero e le diverse velocità a cui sta avvenendo: i consumi cinesi avanzano a ritmi multipli di quelli delle economie occidentali, mentre la spesa delle famiglie è in risalita negli Stati Uniti, seppure graduale. Nel nostro Paese le previsioni per il primo trimestre 2010 di tutti gli istituti sembrano delineare una fase nuova, di cauta fiducia. Considerando, infatti, l’andamento delle esportazioni, che sono il vero motore dell’occhialeria italiana, nel 2009, si potrebbe affermare che il settore abbia superato l’apice della crisi, ma che la strada della ripresa rimanga ancora molto in salita.

I primi mesi del 2010 sembrano confermare il trend di chiusura 2009: c’è un clima più positivo e di maggiore fiducia, anche se non si può parlare ancora di svolta. Sarà importante vedere l’andamento degli ordini dopo Mido.

Le imprese sono impegnate a cogliere ogni opportunità di ripresa. È però fondamentale che questo tentativo sia accompagnato dall’impegno di tutti, in primo luogo delle istituzioni attraverso un piano di politica industriale che indirizzi risorse a chi investe. Alle imprese, inoltre, non deve mancare il sostegno del credito, la cui mancanza ha influito troppo sull’andamento economico nel corso dell’ultimo biennio.

www.mido.com

a cura della redazione