Bif&st di Bari: vittoria oltre il silenzio stampa (nazionale)

Bif&st di Bari: vittoria oltre il silenzio stampa (nazionale)

Bari – Premi trini per quasi tutti i film in concorso (e non) al Bif&st, il Festival di cinema di Bari. Vincere, il film capolavoro di Marco Bellocchio sul figlio “segreto” del Duce, si è aggiudicato il premio per la miglior regia (sia popolare che internazionale), montaggio (Francesca Calvelli) e produzione (Mario Gianani). Anche Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini ha portato a casa tre premi: soggetto (Valeria Parrella e Francesca Archibugi), attrice protagonista (MargheritaBuy) e direttore della fotografia (Luca Bigazzi). Tris di premi anche per due pugliesi doc, Riccardo Scamarcio e Sergio Rubini.Il primo è stato eletto miglior attore protagonista per i suoi ultimin tre film (La Prima Linea, Il Grande Sogno e L’uomo nero); mentre il secondo con il suo film da regista ha guadagnato i premi per la miglior sceneggiatura (Luca Gobbi) e miglior commento musicale (Marco Biscarini e Daniele Buscati). Ma oltre i riconoscimenti per ogni singola pellicola, a Bari il cinema ha vinto su tutto. Sulle polemiche e su qualsiasi silenzio. Il Bif&st chiude in attivo e con successo. Il festival barese, ha infatti segnato più di quarantamila presenze, che ha riempito come non mai le sale della città ed il rinato Teatro Petruzzelli. Un successo improvviso ed insperato, frutto della sinergia venuta a crearsi tra il pubblico e la prosposta cinematografica. Ma anche la fecondità culturale di Bari,una città sempre più internazionale. “Il Bif&st è un piccolo festival cittadino” ha detto un raggiante Felice Laudadio, direttore artistico della manifestazione “che punta ad essere molto più metropolitano. Internazionale se vogliamo, come quello di Torino”. Molte infatti sono state le anteprime, lasciando comunque molto spazio al nuovo cinema italiano, con tante novità di primissimo piano. “Il successo del Festival” ha continuato Laudadio “è anche merito della rete che si è intessuta attorno alla manifestazione. Infatti in questi ultimi mesi, molti teatri del sud hanno riaperto i battenti e molto “Sud” dormiente si è risvegliato, anche merito, forse, della vittoria di Vendola alle primarie per la Regione”. Ma più della “disgressione” politica, la riuscita della manifestazione è stata data dalla bravura proprio di Laudadio che è riuscito a raggrumare una scelta culturale che pareva impossibile. “Una sfida non facile, ma con un obiettivo preciso” ha proseguito il direttore artistico “Portare il cinema alla gente, come ormai non si fa più. L’attrazione c’è stata e molti sono accorsi a vedere i film, i documentari e anche i bistrattati cortometraggi, allontanandosi dalla narcotizzazione della Televisione, sempre più vuota e priva di sostanza”. L’attacco è forte e certamente ha del vero. “Il Cinema Esiste.” Ha concluso l’assessore al Mediterraneo Silvia Godelli. Si certo, esiste, ma ha scontato il silenzio della stampa nazionale sull’evento, che ha preferito riempire le pagine dei giornali della gossippara liason litigiosa tra Bard Pitt e Angiolina Jolie. Tra l’altro confermata e smentita nel giro di un paio di giorni. “Siamo una manifestazione scomoda” Ha attaccato Laudadio alla domanda sul perchè la Stampa nazionale ha snobbato il festival parlandone poco o niente. “Noi abbiamo presentato una fiction su Basaglia, che in tempi come questi è andare controcorrente… soprattutto per questa Rai. Ormai l’Italia è diventato un paese incivile sul piano della comunicazione. Adesso si preferisce parlare delle “mutande” della prima starletta di turno, che dei film e del cinema”.

Roberto Leggio