Di Clemente finisce in paradiso

Di Clemente finisce in paradiso

Sandro e Silvia sono felicemente sposati; un giorno, a causa di un incidente Sandro muore ma rimane sulla terra in veste di “fantasma”. Accanto a lui, a fargli da “guida”, un angelo, rigoroso ma al tempo stesso frivolo.
Franco, collega di Sandro, scapolo e inguaribile donnaiolo, rimarrà vicino a Silvia nella disgrazia e finirà per innamorarsene. Sandro, geloso, farà di tutto per impedire l’avvicinamento dei due, ma con l’aiuto dell’angelo capirà che il tempo non può fermarsi e che la vita deve andare inevitabilmente avanti.
A “disturbare” l’azione dell’angelo, un diavolo, tra coreografie e canzoni eseguite interamente dal vivo.
Protagonisti di questa divertente e irriverente commedia sono due volti noti al grande pubblico del piccolo schermo, Elda Alvignini, una delle amate protagonisti della fortunata serie “I Cesaroni” e Alessio di Clemente, attore fiorentino, conosciuto per i numerosi film tv – è l’amatissimo professor Curti nelle ultime due serie di Incantesimo (Rai Uno) – e per il successo ottenuto nell’ultima edizione di Ballando con le Stelle. Proprio a lui abbiamo fatto qualche domanda per capire meglio come si è preparato per questa nuova sfida teatrale.

Alessio, tu hai alle spalle una lunga carriera teatrale. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al mondo della TV?
La proposta della lunga serialità è arrivata proprio quando il mio bambino era molto piccolo e stare con lui e mia moglie era la priorità, un mio desiderio. Ed è poi importante per essere attori completi fare esperienza con mezzi espressivi differenti. Incantesimo e Ballando con le Stelle sono state esperienze importantissime, dove ho messo a frutto anni di esperienza - circa 40 spettacoli in teatro - e imparato anche molto.

Ci parli del tuo personaggio in questa nuova commedia che porti al Brancaccio a dicembre? Come ti sei preparato per immedesimarti nella storia? Ti sei ispirato a qualche personaggio/attore del passato? Cerco sempre di ispirarmi agli attori brillanti come Cary Grant e Jack Lemmon, con modestia chiaramente! Far ridere non è per niente facile e devi credere profondamente in quello che dici, e le cose affiorano da sole. Il segreto è sentirsi “inadeguati” alla situazione data, questo solitamente scatena comicità. Questo personaggio è allo stesso tempo comico e profondo.

Pensi che diventare un personaggio noto della TV aiuti a portare gente a teatro quando si ritorna sul palcoscenico? Penso che essendo già un professionista del teatro, la tv può aiutare a portare più gente a teatro ed allargare il consenso, ma è importante avere già delle solide basi.
Cosa vedi come prioritario nel tuo futuro, il teatro, la TV o magari il cinema?
Penso che la televisione sia ora il mio habitat, ma sto anche lavorando per arrivare al mio obiettivo, il cinema, costruendo un progetto in cui credo molto. Il teatro non lo abbandonerò mai, e’ fondamentale.

I tuoi prossimi progetti?
Sono molti e importanti, vi terrò sicuramente informati!

L.S.

Il paradiso più aspettare
dal 15 al 20 dicembre 2009
Teatro Brancaccio - Roma
www.teatrobrancaccio.it