Bob Dylan raddoppia

Bob Dylan raddoppia

L’attesa è finita. A breve i fan di Bob Dylan potranno assaporare l’ultimo disco del loro idolo. Dieci canzoni d’amore per un album definito dallo stesso cantante come romantico. Per comprenderne al meglio il significato bisogna però fare un salto nel recente passato. Era il 4 novembre 2008. La notizia dell’elezione di Obama arrivò durante il bis del concerto di Bob Dylan a Minneapolis. Dylan fermò l’esecuzione e spiegò al pubblico che era cominciata una nuova era, un’era di luce. Una grande novità per lui, nato nel 1941, lo stesso anno dell’attacco giapponese a Pearl Harbor, che aveva sempre sostenuto di essere vissuto in un mondo di oscurità. E per festeggiare la svolta la band partì con «Blowin’ in the Wind».

Le tracce della nuova luce interiore sono evidenti nel nuovo album “Together Through Life”, “Insieme attraverso la vita”, il quarantaseiesimo della sua carriera, il trentatreesimo in studio, che uscirà il 24 aprile.

L’album, autoprodotto con il nome d’arte di Jack Frost, l’elfo che nelle fiabe porta il ghiaccio delle gelate notturne, è cantato con voce meno nasale e più attenta alla dizione. Ha un suono potente e limpido. Dylan ha spiegato che la prima canzone ad essere stata scritta è «Life Is Hard», che sarà inserita nella colonna sonora del prossimo film di Olivier Dahan, il regista francese famoso perLa Vie en Rose.

E’ un lavoro che da un taglio netto con il passato: meno immagini profetiche, più divertimento con ispirazione blues: addirittura in «My Wife’s Hometown» compare un personaggio classico del blues, la donna-diavolo, ed il musicista afroamericano Willie Dixon è citato come coautore. Inoltre un tuffo nello zydeco della Louisiana, un tocco di rumba e tanto blues, in particolare quello Tex-Mex del sudovest.

Ce n’è per tutti i gusti. Dylan attraversa i generi, fino a quando la luce lascia spazio all’oscurità nell’ultima canzone, “It’s All Good”, un’accusa diretta contro i politici bugiardi di tutto il mondo.

Il titolo dell’album viene dal poeta Walt Whitman che riflette su come si possa invidiare soltanto chi ama e resta insieme attraverso gli anni, l’odio ed i pericoli. In copertina troneggia un bacio gay d’autore, immagine tratta dal reportage del 1959 di Bruce Davidson e già apparsa sulla copertina di un libro dello scrittore Larry Brown, molto apprezzato da Dylan. Un tocco di classe tipico di Dylan, messaggio subliminale allo Stato della California che recentemente ha bocciato le nozze gay.

Il lancio dell’ultima fatica di Dylan è anticipato in Italia dal tour del cantante a stelle e strisce. Il 15 a Milano, il 17 a Roma ed il 18 a Firenze.

W.A.

(Nella foto Bob Dylan)